La musica aborigena in scena domani nell’ex pretura
Nella musicoterapia accademica ha una funzione ipnotica e terapeutica: il didgeridoo è lo strumento della cultura aborigena australiana dal suono profondo e fra i più antichi della storia dell'uomo, in quanto da oltre 2mila anni appare riprodotto nei grafiti ancestrali di quel continente. Domani serata d'eccezione a Monfacone per l'esibizione di uno dei più raffinati e conosciuti suonatori di didgeridoo Martin O’ Loughlin alle 17.30 nella sala del Consiglio comunale (ex pretura in piazza della Repubblica). Docente di fisica quantistica al centro Salam a Trieste, Martin O'Loughlin, ha iniziato l'esperienza musicale con i maggiori i maestri aborigeni, come Djalu' Gurruwiwi, nell'Arnhem Land al Nord est dell'Austrialia, diventando uno fra i più grandi esperti della cultura e dei suoni dell'yirdaki. Molte e qualificate le sue performance in tutta Europa sia come solista, sia nei gruppi “Arbura” e “Toma”, compresa la partecipazione all'orchestra a fiati del conservatorio di Udine. Il didgeridoo, un lungo ramo di legno, l'unico strumento “naturale” non costruito dall'uomo ma scavato all’interno dalle termiti, è considerato sacro dagli oborigeni e viene suonato con una tecnica molto elaborata.
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