Miramare, il futuro inizia dal parco. Luci per aprirlo la sera e ristoranti

TRIESTE Un parco fruibile anche di notte. Due o tre punti ristoro anziché una semplice caffetteria. Una vegetazione che ricalchi i desideri di Massimiliano. Le serre, luogo di incontro e scambio culturale.
Allungando lo sguardo con l’ascensore panoramico anche a Grignano. Sono solo alcune delle idee che fanno parte del corposo cronoprogramma sovrinteso dalla direttrice Andreina Contessa, da poco più di un anno e mezzo a capo del castello e del parco di Miramare, il sito più visitato in regione, il terzo in Italia tra quelli gratuiti.
Planata nel giugno del 2017, da Israele, nella dimora asburgica era praticamente da sola e ora, con una decina di collaboratori - l’organico resta sempre scoperto del 50% - cui si aggiungono gli addetti all’accoglienza e alla fruizione del sito, procede più celermente con la miriade di progetti futuri che «racconterò alla città domani, continuando a costruire un nuovo rapporto con la città nel modo più trasparente e amichevole possibile».
Che cosa bolle in pentola per il futuro del parco?
Non siamo ancora tantissimi come organico, rimaniamo sempre scoperti del 50%, però siamo riusciti comunque a declinare diversi interventi che stiamo mettendo a punto.
Partendo sempre dagli interventi per la messa in sicurezza e dalle urgenze, stiamo lavorando sugli studi di fattibilità per l’ascensore panoramico di Grignano, ma ho mandato anche alcune osservazioni alla Regione Fvg, che sostiene questo passo iniziale, sull’intera area del porticciolo che potrebbe essere rivalutata.
Stiamo facendo rilievi anche sulle serre. Una delle due, che non può più essere utilizzata come in origine, vorrei aprirla da maggio per iniziative artistiche. E poi vorrei realizzare un’illuminazione in modo da aprire il parco anche di notte.
Ma ci sono anche una decina di fontane da rimettere a posto, i laghetti, le “casette”. Il parco necessita di una mappatura accurata che stiamo realizzando, c’è un programma da seguire. Banalmente, anche le pulizie sono aumentate. Già rinnovati invece sono i servizi dietro la caffetteria. Posso dire che non si nota più quell’aria polverosa che aveva prima il castello.
Per la vegetazione avete qualche idea?
A differenza di prima, dove non c’era uno studio, anche storico, una pianificazione, noi vogliamo riportare le piante seguendo il disegno originario di Massimiliano, perché sembra che quello attuale abbia un’impronta più del Duca d’Aosta.
Per la caffetteria avete qualche idea?
Gli attuali gestori sono in proroga, il loro contratto è scaduto. A breve pubblicheremo la nuova gara attraverso cui proporremo anche altre due zone ristoro. La cucina della caffetteria non è molto grande, ma dovrà diventare comunque un bar di qualità, dove si sta bene, si mangia e si beve bene e si vuole ritornare.
Da dove provengono le vostre risorse?
Dallo sbigliettamento, che utilizziamo per gli interventi ordinari. Per quelli più importanti fruiamo di fondi extraministeriali, con cui ristruttureremo a breve il bagno ducale e poi, però ci vuole più tempo per questioni di spazio, il castelletto.
Inoltre ci sono gli sponsor che ci permettono ad esempio di ristrutturare gli interni della torre dell’orologio. La scommessa maggiore per questo 2019 è fare il grande progetto per utilizzare i quattro milioni di euro ministeriali (stanziati ancora quando ministro alla Cultura era Dario Franceschini, ndr).
I visitatori paganti sono stati in lieve flessione nel 2018, vorrebbe istituire un biglietto per il parco?
No, vorrei responsabilizzare l’opinione pubblica chiedendo un contribuito facoltativo, magari studiando qualche forma di abbonamento, eventualmente creando un gruppo di “sostenitori-amici” del parco. È ancora presto, vedremo se si riesce a mettere in atto la cosa entro il 2019. —
L'appuntamento di venerdì 22 febbraio
Updating Miramare”, un aggiornamento sul presente e sul futuro del castello e del parco: è l’appuntamento organizzato per domani dal Museo storico e parco del castello di Miramare che vedrà diversi ospiti conversare con la direttrice Andreina Contessa. L’iniziativa, organizzata proprio per il pubblico triestino, comincerà alle 11.30 a Miramare. Protagonisti Contessa, i rappresentanti dello studio Migliore+Servetto Architects e Marco Carminati del Sole 24 Ore. Due gli annunci importanti: la presentazione del nuovo logo, che rappresenterà il castello, e il nuovo sito web online da sabato. Era venuto il momento di un restyling, «che vuol dire anche ripensare l’identità di un posto», commenta la direttrice. A che cosa si ispirerà il nuovo logo? «Abbiamo pensato di incentrare il sistema Miramare sul castello e la sua storia, perché il logo deve essere un connubio tra storia e apertura verso l’esterno, che già si vede». Parole che mirano a incentrare il rapporto con la cittadinanza sulla «trasparenza» e sulla «piacevolezza dell’accoglienza, perché le cose non si possono fare da soli». Dalle 15, nel palazzo della Regione Fvg in piazza Unità, invece il tavolo sarà composto anche dal presidente Massimiliano Fedriga, il sindaco Roberto Dipiazza, Lucio Gomiero, direttore generale PromoTurismo Fvg, Enrico Grazioli, direttore del Piccolo, e Tiziana Gibelli, assessore regionale alla Cultura. —
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