Monfalcone, oltre 50 candidati per dirigere il Consorzio

Chiusi i termini del bando che nell’area industriale cerca il sostituto di Fontana. Un posto da 80mila euro
Bonaventura Monfalcone-17.02.2017 Bogaro & Clemente-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-17.02.2017 Bogaro & Clemente-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Oltre cinquanta i candidati pronti a dar battaglia davanti alla commissione per diventare nuovo direttore del Consorzio di sviluppo economico del Monfalconese. Davvero tante le domande che sono arrivate al Consorzio che qualche giorno fa ha chiuso i termini per presentare i curriculum.

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Bonaventura Monfalcone-21.09.2017 Casillo-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Era apparsa subito un’impresa cercare un professionista in grado di ereditare, proseguire e sviluppare il lavoro fatto in oltre 20 anni dall’attuale direttore Giampaolo Fontana. Ora con oltre 50 persone da valutare sarà ancor più lungo, difficile e complicato.

Un posto di lavoro certamente ambito, che dal punto di vista economico ha le sue gratificazioni (l’importo lordo annuo del reddito iniziale supera gli 80mila euro) ma che per Monfalcone presenta le sue difficoltà e richiede oltre che equilibrio e dedizione, una fondamentale dose di competenza nella materia giuridica ed economica.

Anche perché il Consorzio di Monfalcone nel corso degli anni ha sviluppato un territorio di tipo industriale e produttivo di primo livello.

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Bonaventura Monfalcone-28.04.2014 Consorzio-Enzo Lorenzon-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Solo le aree di Pordenone e di Udine hanno una simile concentrazione di imprese e il monfalconese ormai è diventata l’area industriale di eccellenza con presenze di rilievo che certamente Gorizia, ma purtroppo nemmeno Trieste non hanno più. Dalla realtà di Fincantieri con tutte le aziende dell’indotto alla Cimolai, Mangiarotti, Nidec, Sbe e da poco anche Casillo che ha annunciato il rilancio.

Sull’altro fronte perle preziose come la Bogaro&Clemente impegnata con gli strumenti musicali e le custodie richieste da tutto il mondo e il grande settore, in decollo, della nautica da diporto con un big come Monte Carlo Yacht tra i leader mondiali di settore, marina e cantieri che animano il canale Est Ovest.

Tutte realtà da curare e seguire dove ci sono molti terreni e capannoni ancora di proprietà del Consorzio, aree da infrastrutturare e migliorare fino nel cuore del porto. Da una parte il Lisert, dall’altra Schiavetti Brancolo con le zone industriali che si espandono nei vari comuni dell’Isontino.

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Bonaventura Monfalcone-21.08.2015 Riunione Consorzio-Europalace-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Chi sarà in grado di prendere le redini che Fontana punta a lasciare dal prossimo primo marzo? La griglia di selezione prevista dal bando di concorso è molto severa e i requisiti richiesti sono di alto livello. Oltre al diploma di laurea in ingegneria o giurisprudenza o economia e commercio (o equipollente), ci sono precisi paletti.

Uno tra questi è la «comprovata esperienza di aver svolto per almeno cinque anni continui, negli ultimi dieci, funzioni di direzione amministrativa o tecnica in enti istituzionali (istituti, aziende, società) private con autonomia decisionale e diretta responsabilità del controllo di gestione a rilevanza tecnica e finanziaria, sull’esecuzione dei lavori e nell’organizzazione d’impresa.

Ci sarà una valutazione del curriculum che i candidati devono aver già presentato in forma scritta. A questo sarà dato un punteggio massimo di 20 punti. Poi ci sarà un colloquio che sarà molto più “pesante” in termini di punteggio visto che prevede al massimo 80 punti.

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In quest’ultima prova ci sarà da un lato un’indagine sulle conoscenze e le competenze maturate sulle materie giuridiche, tecniche e amministrative riguardanti tutte le attività svolte nell’ente.

Dall’altro una verifica della capacità del concorrente sull’analisi e la soluzione di casi relativi a situazioni di organizzazione e gestione di impresa, proprie di una direzione tecnico-amministrativa del Consorzio.

Non è finita, il nuovo direttore, una volte scelto quando entrerà in servizio (dal primo marzo) dovrà affrontare una gestione del tutto nuova del Consorzio, voluta dalla riforma, assieme al nuovo cda che ripartirà ridotto da cinque a tre persone. Anche queste, ad iniziare dal presidente, figure di alto profilo industriale e gestionale.

A scegliere il nuovo direttore sarà una commissione di tre persone esterne che verranno nominate dagli attuali soci del Consorzio. Gli indirizzi per la scelta verranno dati al Consiglio di amministrazione. Una riunione del consiglio di amministrazione è già prevista per domani, magari però la commissione potrebbe essere scelta con il prossimo consiglio che si terrà tra una settimana.

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