Morto Di Turo, storico sindacalista della Uil

Il ricordo del segretario Menis: «Un uomo che ha sempre lottato con tenacia per il bene dei lavoratori»
È morto Antonio Di Turo, storico dirigente della Camera confederale del Lavoro – Uil e della Uilm di Trieste. «Con lui - dice il segretario generale della Uil Fvg Giacinto Menis - se ne va un protagonista del sindacalismo democratico triestino dal secondo dopoguerra ai giorni nostri: un dirigente che ha improntato di sé la vita e le battaglie del nostro sindacato e un uomo che ha sempre sostenuto a viso aperto, con tenacia e con passione, le ragioni della nostra organizzazione a tutela degli interessi dei lavoratori. Un amico, infine, tanto esigente nella difesa dei valori della Camera confederale del Lavoro e della Uil quanto generoso nell’impegno e nella militanza che ci ha regalato fino ai suoi ultimi giorni di vita».


Antonio Di Turo era nato a Trieste l’8 settembre del 1930. Aveva lavorato alla Ferriera di Servola, all’epoca facente capo all’Italsider, ed era stato iscritto alla Camera confederale del Lavoro fin da giovanissimo. Nel 1961 era entrato negli organismi direttivi della CCdL – Uil e della Uilm che ad essa faceva riferimento. Assieme a Carlo Fabricci era stato segretario di ambedue le strutture e componente dei rispettivi organismi direttivi regionali e nazionali Uil. Sindacalista a tempo pieno dal 1967 fino al suo pensionamento nel 1990. Aveva continuato l’attività sindacale e, dal 1993 fino alla sua scomparsa, era stato componente degli organismi direttivi provinciali e regionali della Uil Pensionati.


Oltre alla cura degli aspetti tecnici e rivendicativi, Di Turo si era occupato per molti anni della redazione del periodico “il Lavoro” e del supplemento “Informatore CcdL-Uil”. Aveva inoltre organizzato numerosi convegni e corsi di aggiornamento e formazione sindacale a Trieste e in altre località, primo fra tutti quello per operatori e dirigenti camerali svoltosi per 22 anni (dal 1967 al 1989) a Laggio di Cadore in provincia di Belluno. Era stato infine componente del comitato provinciale Inps e della Commissione per la cassa integrazione dal 1971 al 1995. Nel 2005 la “Stella al Merito del Lavoro”.


«Collaboratore diretto di tutti i segretari generali che, a partire da Carlo Fabricci, si sono avvicendati alla guida della CCdL-Uil, all’interno della Camera del Lavoro-Uil era comunemente considerato “memoria storica” dell’organizzazione - prosegue il sindacato -: aveva infatti curato le raccolte documentale e fotografica contenute nei volumi editi in occasione del cinquantenario e sessantenario, nonchè la successiva pubblicazione della nascita del sindacato democratico a Trieste nel 2010. Di Antonio - rileva la Uil - rimane il ricordo della sua lunga, esaltante ed indimenticabile esperienza sindacale e umana, sviluppata con profonda passione facendo sempre prevalere lo spirito di servizio per il bene delle persone rappresentate dalla Uil e per il bene della città di Trieste. Un instancabile difensore dei lavoratori e della sua città».


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