Museo di storia naturale verso Campo Marzio

Il Comune orientato a trasferire l’esposizione nella palazzina ex Era lasciando uffici e archivi in via dei Tominz. “De Henriquez”, affidati i lavori
Di Paola Bolis
Lasorte Trieste 25/06/10 - Via Tominz, Inaugurazione Museo di Storia Naturale, Antonio
Lasorte Trieste 25/06/10 - Via Tominz, Inaugurazione Museo di Storia Naturale, Antonio

A lanciare l’idea era stato il direttore dei Musei scientifici Nicola Bressi, appoggiato dal suo predecessore Sergio Dolce. E il sindaco Roberto Cosolini ci sta pensando seriamente. Tanto da confermare «l’orientamento» della giunta: riportare in città la parte espositiva del Civico museo di storia naturale, lasciando uffici e archivio nella periferia di via Tominz. Le collezioni potrebbero trovare posto nella palazzina di Campo Marzio che in origine avrebbe dovuto ospitare Era. L’ottica infatti è quella di «trasformare i musei da costo a risorsa». E riportare in città l’esposizione museale contribuirebbe allo scopo.

È questo uno dei temi che il sindaco potrà affrontare oggi, nella seduta congiunta di Quarta e Quinta commissione consiliare (Lavori pubblici e Cultura) che lo hanno invitato a rispondere su «strategie e destinazione d’uso dei cosiddetti “contenitori”», ossia sulle linee che la giunta intende perseguire nel riordino delle principali sedi culturali cittadine.

Non è quella di Storia naturale l’unica novità che si profila per il polo di via Cumano. La scorsa settimana sono stati consegnati all’impresa Innocente i lavori di risistemazione di due padiglioni della vecchia caserma Duca delle Puglie destinati a ospitare il Civico museo di guerra per la pace intitolato a Diego de Henriquez. Il cantiere partirà sulla base del progetto e della relativa gara d’appalto datati 2010 (giunta Dipiazza). I lavori, annota l’assessore Elena Marchigiani, richiederanno 365 giorni e saranno condotti grazie a un finanziamento regionale, per un costo di 1 milione 973mila euro. «I materiali sono in via di trasferimento in altri hangar sotto la supervisione del personale dei musei», dice Marchigiani. Mentre il sindaco punta ad aprire il nuovo museo «per stati di avanzamento», così da iniziare a rendere visibile «quanto prima» l’imponente patrimonio documentale.

Altri temi, anticipa il presidente della Quarta commissione Pietro Faraguna, potranno essere discussi oggi. I nodi sono tanti, da palazzo Biserini sede della Civica per la quale urge una sistemazione alternativa, al futuro di palazzo Carciotti; per finire con i contenitori da collegare «alle politiche giovanili». E su questo versante, confermando l’obiettivo di inaugurare a metà 2013 il nuovo Science center al Salone degli incanti, il sindaco - a chiedergli del futuro dell’attiguo ex Magazzino vini, l’immobile della Fondazione CRTrieste che lo sta ristrutturando - risponde che «con la Fondazione, cui spettano naturalmente le scelte in quanto proprietaria, stiamo lavorando per destinarne una parte a contenitore rivolto ai giovani, dando corpo a quella che in termini generali era una volontà della Fondazione stessa». Nello specifico, si tratterebbe di offrire alcuni spazi «all’espressione del talento e della creatività giovanile, anche in campo imprenditoriale».

Quanto alle urgenze Biserini e Carciotti, il nodo - come sottolinea Marchigiani parlando anche dell’ex Era - resta quello dei finanziamenti. «Alieneremo parte del nostro patrimonio immobiliare» allo scopo, ribadisce Cosolini. Ma cosa alienare? Il sindaco non parla. Indiscrezioni dicono dell’ipotesi di una complesssa operazione sul comprensorio del mercato ortofrutticolo che avrebbe da un lato valenza di valorizzazione dell’area e dei servizi in essa inseriti, e dall’altra farebbe affluire nelle casse comunali risorse da dirottare su palazzi bisognosi di urgente restauro.

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