Omicidio Meredith, Raffaele Sollecito in Questura a Udine

Notificato nelle prime ore del mattino il divieto di espatrio a Raffaele Sollecito. Secondo quanto appreso, Sollecito è stato raggiunto da agenti della squadra mobile di Firenze e di Udine in un paese tra Udine e Tarvisio, che aveva raggiunto nel primo pomeriggio di ieri. E’ stato controllato stamattina presto dalla polizia friulana mentre soggiornava all’hotel Carnia a Venzone insieme a un’amica. I giudici hanno stabilito per il giovane il divieto di espatrio, ravvisando un «concreto pericolo di fuga».
Raffaele Sollecito era in viaggio con la fidanzata, una ragazza di 31 anni di Oderzo. Viaggiavano a bordo di una Mini Cooper intestata alla ditta del padre della ragazza. L'auto è stata notata in transito in direzione Nord attorno alle 15 di giovedì al rilevamento autostradale di Palmanova. I due, secondo la ricostruzione della Polizia, sono arrivati intorno all'una di notte in albergo a Venzone, dove la Polizia li ha sorpresi.
«Ho fatto un giro in Austria. Poi sono rientrato in Italia dove mi sono fermato lì a riposare». Lo ha ribadito Raffaele Sollecito agli agenti della Squadra Mobile che lo hanno fermato all’alba all’hotel «Carnia» di Venzone. Negli uffici della questura di Udine gli è stato notificato il provvedimento del divieto di espatrio emesso nei suoi confronti dalla Corte d’Assise d’Appello di Firenze dopo sentenza di condanna a 25 anni per l’omicidio di Meredith Kercher. «C’è poco da dire, è stato fermato dalla polizia, non è scappato». Lo ha detto Lyle Kercher, fratello di Meredith, commentando il fatto che Raffaele Sollecito sia in questura a Udine, dove la polizia gli ha ritirato il passaporto, notificandogli la misura cautelare del divieto di espatrio.
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