Palmanova, calciatore morto a 20 anni: due indagati

PALMANOVA. Nell’inchiesta sulla morte di Fabio Zuccheri, il calciatore di appena 20 anni deceduto mercoledì scorso durante il primo allenamento con la squadra del Sedegliano, spuntano i primi indagati. La Procura di Udine ha inviato avvisi di garanzia a due medici.
Si tratta di un professionista settantenne di Udine, del quale non sono ancora note le generalità, e di Marco Caviglione, medico dello sport e direttore sanitario del centro medico sportivo “Olos” di via Nizza a Savona. Centro in cui Zuccheri aveva sostenuto le visite di idoneità a fine agosto dello scorso anno, quando il giovanissimo portiere militava nella squadra del Vado ligure.
«Allo stato - ha dichiarato ieri il procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo - insieme al sostituto Andrea Gondolo che coordina le indagini, abbiamo riflettuto che vi sono degli elementi che potrebbero evidenziare degli addebiti di colpa molto sfumata nei confronti di due persone, in modo che possano presenziare all'autopsia nominando dei propri consulenti se lo riterranno opportuno. È un'iscrizione proprio a scopo di garanzia. Mi dispiace che la notizia sia uscita prima della certezza della notifica a entrambi gli indagati. Avrei ritenuto doveroso dire qualcosa solo quando fosse stata certa». Domani intanto sarà affidato al medico legale il compito di eseguire l’autopsia sul corpo di Fabio, da cui sono già stati espiantati organi, tessuti e cornee, come chiesto dalla famiglia.
Famiglia che, in queste ore, resta chiusa nel suo dolore. Lo stesso che avvolge le comunità di San Vito al Torre, Aiello e Crauglio, come testimoniato anche dal parroco di Aiello e San Vito al Torre don Federico Basso. «Dal punto di vista umano è una tragedia che ha scosso l'intera comunità di Aiello, da dove prende origine la famiglia Zuccheri e non solo- afferma il parroco -. Ora c'è da sperare che i suoi cari possano trovare la forza di andare avanti ed in questo li dobbiamo sostenere, anche con l'aiuto di Dio. Oggi alla messa che celebrerò nella chiesa parrocchiale di Aiello ricorderò questo giovane che con la sua scomparsa ci fa comprendere la fragilità dell'essere umano».
In attesa dei funerali, che logicamente verranno celebrati a qualche giorno dall'autopsia ma ancora non è stato stabilito in quale paese verranno celebrati, sia don Federico Basso, sia il parroco di Crauglio, dove risiede la famiglia di Aldino Zuccheri, don Giorgio Longo hanno confermato che un rosario per ricordare Fabio Zuccheri sarà officiato domani sera alle ad Aiello, sostanzialmente nella chiesa più capiente delle tre località legate alla famiglia, in previsione della certa, massiccia partecipazione.
«Indubbiamente le procedure in questi casi sono doverosamente da rispettare- ha sottolineato don Giorgio Longo, appena rientrato da una visita ad Aldino e Mery Zuccheri -. Ma l'attesa è davvero angosciosa per questa famiglia, già ampiamente provata da questa tragedia».
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