Piazzale della Polonio transennato e off limits per il corteo anti-Cpr

Il Comitato per l’ordine e la sicurezza consentirà la protesta ma i manifestanti non potranno fermarsi davanti al Cara
Bumbaca Gorizia Scontri CPT © Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia Scontri CPT © Foto di Pierluigi Bumbaca

Ex Polonio meta della protesta contro il centro per i rimpatri
Bumbaca Gorizia Scontri CPT © Foto di Pierluigi Bumbaca

GRADISCA Manifestazione anti Cpr sì, ma non nel piazzale antistante il nascituro Centro per i rimpatri di Gradisca. A deciderlo è stato, ieri mattina, il Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, riunitosi in Prefettura in vista dell’annunciato corteo di sabato. Un corteo che allo stato attuale è stato preannunciato da volantini e dal tam tam sul web, ma del quale ancora non si conosce l’itinerario ed il programma dettagliato. Gli organizzatori hanno tempo sino a tre giorni prima per comunicarlo. Ma nel frattempo è arrivata la decisione preventiva: l’area sarà transennata.

Spiega il prefetto di Gorizia Massimo Marchesiello: «Abbiamo ritenuto opportuno inibire la sosta dei manifestanti nel piazzale e parcheggio dell’ex caserma Polonio in quanto si tratta di un sito ministeriale sensibile e peraltro interessato in queste settimane dalla presenza del cantiere per l’adeguamento degli spazi al nuovo tipo di struttura (il Cpr, ndr). Si tratta di una misura puramente precauzionale, presa nell’interesse di tutti: garantire la massima sicurezza a manifestanti e forze dell’ordine».

Il Comune ribadisce: coesistenza impossibile tra il nuovo Cpr e il Cara
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Il sindaco di Gradisca Linda Tomasinsig conferma: «Abbiamo preso atto della proposta venuta da Prefettura e Questura. Ho la massima convinzione che quello di sabato sarà un evento pacifico e nel quale si potrà manifestare liberamente e democraticamente contro l’apertura del Cpr. La misura è stata presa puramente a titolo precauzionale per garantire una presenza serena a tutti i soggetti coinvolti». La manifestazione, convocata per sabato alle 15 in piazza Unità, è indetta dalla sigla Assemblea No Cpr – No Frontiere: un soggetto “nuovo”, seppure facilmente riconducibile alla galassia un tempo ribattezzata no global, pacifista ed antirazzista. «I Cpr – si legge nel volantino degli organizzatori – sono lager statali, un elemento di propaganda che riduce l’immigrazione a un problema di sicurezza e ordine pubblico. In regione il presidente Fedriga ha dato la disponibilità all’apertura di ben più di un Cpr, accogliendo il sostegno dei sindaci di Trieste, Udine e Gorizia. Gradisca è il primo passo di un progetto razzista più ampio a cui crediamo sia determinante porre resistenza al più presto, perché non diventi operativo». —


 

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