Tentato omicidio e suicidio a Monfalcone, l'anziana colpita alla testa sarà ascoltata dalla polizia

MONFALCONE È possibile che Nadia Bozina, la donna di 90 anni violentemente colpita al capo due domeniche fa in un appartamento di piazza Dante e trovata seduta in cucina, in un lago di sangue, dalla badante non sia al corrente dalla morte del fratello Luciano. Né che, secondo le prime ricostruzioni degli agenti del commissariato di via Foscolo, sia stato lui a prendere in mano l’oggetto contundente poi sequestrato dalla polizia giudiziaria, verosimilmente un martello, e a rivolgerlo alla sua nuca. Gli inquirenti ritengono si sia trattato di un tentato omicidio, seguito dal suicidio. Su quest’ultima circostanza nessun dubbio: le modalità non hanno dato adito a ombre. L’uomo, il giorno stesso, era stato trovato esanime in un appartamento attiguo a quello dell’anziana sorella.
È anche per questo motivo che la donna, oggi ricoverata nel reparto della Medicina d’urgenza di Cattinara, dopo aver subito un delicatissimo intervento chirurgico a seguito del riscontro al Pronto soccorso del San Polo di una frattura occipitale esposta, con ogni probabilità sarà, all’uscita dall’ospedale, sentita da chi ha avviato le indagini, con l’apertura di un fascicolo. Una prassi in simili vicende. Ma è chiaro: una volta recuperate pienamente le forze. La donna è stata infatti trovata gravemente ferita, quella sera. E, pur cosciente, ha avuto risorse solo per chiedere aiuto. L’anziana, prima di rimanere colpita, ha avuto sentore della tragedia che stava piombando nel condominio di piazza Dante? Oppure è stata raggiunta alle spalle all’improvviso e, dunque, potrebbe non avere la più pallida idea di ciò che è successo? Una volta ristabilita, saranno gli investigatori a porre queste domande alla donna. Accertamenti risultano ancora in corso. Gli appartamenti sotto sequestro. Quanto alla salma di Luciano Bozina si trova all’obitorio, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Nonostante le iniziali condizioni disperate, Nadia Bozina ha superato l’operazione. E nei giorni scorsi è uscita dalla Rianimazione. Ma in considerazione dell’età avanzata e la scomparsa del fratello che l’accudiva, secondo numerose testimonianze emerse, con dedizione – tant’è che a sopraffarlo sarebbe stata proprio la paura di non riuscire più, dopo un recente problema di salute, ad assisterla – l’assessore comunale e medico Michele Luise, che ha preso a cuore la vicenda, punta a investire i Servizi sociali del caso. Per aiutare la donna e riportarla, gradualmente, alla quotidianità. Una volta messa al corrente di tutto. —
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