Tra cervelloni e realtà virtuale è Watson la star di Trieste Next

Dal 23 al 25 settembre la quinta edizione del Salone europeo della ricerca nobilitata dalla prima in Italia di “Macchine intelligenti” dedicato al nuovo super computer pensante dell’Ibm IL PROGRAMMA DI TRIESTE NEXT
Un'immagine della passata edizione di Trieste Next
Un'immagine della passata edizione di Trieste Next

TRIESTE A che punto sono arrivate le nuove frontiere della robotica e del digitale? L’homo sapiens si avvia a diventare un nuovo “homo technologicus”? Sono molti gli interrogativi rispetto alle conseguenze del progresso tecnologico sullo sviluppo sociale: ricadute dagli esiti tutti da indagare, tanto che gli anni che ci troviamo a vivere sono considerati da molti studiosi come il varco verso un “postmoderno” dai contorni indefiniti, che chiude di fatto l’epoca aperta oltre cinque secoli fa dall’invenzione della stampa a caratteri mobili. Ed è così che il titolo della quinta edizione di Trieste Next 2016, in programma dal 23 al 25 settembre, è “Umano post-Umano”: al suo interno, alcuni dei massimi esperti in materia si confronteranno sull’interazione fra uomo e macchina, alla ricerca di quelle reciproche influenze che potrebbero dar vita a un umano amplificato, come “aumentata” è definita la realtà dei dinosauri virtuali che ci camminano accanto alle esposizioni o dei Pokemon che catturiamo con lo smartphone per le strade delle nostre città.

 

 

A Trieste Next 2016 è di scena la tecnologia
Lasorte Trieste 26/09/15 - Piazza Unità, Trieste NEXT 2015

 

Tra gli eventi principali di Trieste Next figura la presentazione in anteprima italiana del successo editoriale internazionale “Macchine intelligenti” (Egea Edizioni), scritto dal manager dell’Ibm John Kelly e dedicato in particolare a Watson, super computer creato dal colosso americano dell’informatica. Se ne parlerà domenica 25 al Museo Revoltella, quando l’innovation editor del Corriere della Sera, Massimo Sideri, dialogherà con il rettore Maurizio Fermeglia e con il presidente di Eurotech Roberto Siagri, che si confronteranno sul rivoluzionario sistema di intelligenza artificiale capace di rispondere a domande complesse, raccogliere informazioni, produrre ipotesi, apprendere in modo automatico. In una parola: ragionare e aiutare l’uomo a prendere decisioni. O almeno queste sono le futuribili intenzioni di Ibm.

Non saranno solo l’Ia e l’uomo “amplificato” al centro degli oltre cento eventi della quinta edizione del Salone europeo della ricerca scientifica, promosso da Comune di Trieste, Università e VeneziePost, assieme a Regione, Area Science Park e Sissa. Durante la tre giorni, 150 relatori nazionali e internazionali declineranno infatti il tema dell’innovazione con lectio magistralis, laboratori, dibattiti e incontri, secondo le prospettive dell’ingegneria genetica, della biomedicina, della filosofia, dell’antropologia e del diritto.

 

Trieste Next chiude con 40mila presenze e celebra il Nobel LO STORIFY
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L’apertura di Trieste Next è fissata per venerdì 23 con un focus tutto dedicato a un’eccellenza del Friuli Venezia Giulia: si tratta del BioHighTech Companies’ Day, giornata di incontri sull’esperienza della rete di 150 imprese regionali attive nel campo delle scienze mediche, chirurgiche e della vita. Un distretto tecnologico capace di dare lavoro a cinquemila addetti, con un fatturato di oltre 800 milioni.

Venerdì prenderà inoltre il via il primo dei tre appuntamenti intitolati “Dialoghi tra scienza e filosofia”, curati dal filosofo Luca Illetterati. La giornata di sabato comincerà con la lectio di Kathleen Richardson, massima esperta mondiale di etica della robotica, che a Trieste indagherà la relazione fra uomo e macchina, dal punto di vista etico, identitario ed emotivo, con particolare riferimento alla sua campagna internazionale contro i “sex robots”. A seguire, il focus curato da Icgeb sugli organi in provetta, alla presenza di Thierry Pedrazzini, Giuseppe Remuzzi e Piergiorgio Tozzi. Ancora di sabato interverrà lo psicoterapeuta e filosofo Miguel Benasayag, che proporrà una riflessione sul “naturalmente artificiale”, tra tecnofobia e fiducia in un futuro transumano.

Particolarmente ricco il programma domenicale, a cominciare dal dialogo fra Sideri e Umberto Ambrosoli su diritto all’oblio e memoria storica, ovvero sulla contraddizione fra il diritto del singolo alla privacy e quello della collettività a ricordare i fatti di un passato che oggi resta inciso nei server di internet. Sempre domenica, lo scrittore e professore Giuseppe Longo e il docente di robotica Paolo Gallina discuteranno sul tema “Homo technologicus: dagli automi ai robot umanoidi”. La conclusione del festival sarà segnata dalla lectio magistralis di Rama Gheerawo, massimo esperto mondiale di tecnologie “indossabili” e degli effetti positivi che queste possono avere nell’ambito dell’inclusione sociale. Il programma completo della kermesse è disponibile sul sito triestenext.it, su cui sarà possibile prenotare l’accesso gratuito alle varie sedi della manifestazione: le tensostrutture di piazza Unità, il Teatro Miela, il ridotto del Verdi, l’auditorium del Museo Revoltella, il salone di rappresentanza e la sala Predonzani della Regione.

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