Trieste, Barcolana: l’anteprima sul Pedocin fa segnare il tutto esaurito FT

TRIESTE Esterno giorno. Pedocin. Bora. Un irriducibile avventore scruta il mare spazzato dal vento, sedendo accanto al bagnino dello stabilimento balneare più popolare della città. “No vegnerà nissun”. “Chi te col che vegni, con sto tempo...”.
Inizia con questo folgorante scambio di battute, più scaramantico che profetico, “L’ultima spiaggia”, evento di apertura della Barcolana, che ieri sera, alla Tripcovich, ha richiamato invece un’autentica folla.
Mille persone hanno riempito la sala, gremita fin dalle 20.30, mentre sono altrettante, probabilmente, quelle rimaste fuori dopo aver atteso invano, sperando fino all’ultimo di riuscire a conquistare una poltrona. E quando Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan, accolti come delle vere star, sono saliti sul palco a presentare il loro film, in platea è scoppiato un autentico boato.
È soprattutto la curiosità che accomuna le persone accorse alla serata. Frequentatori assidui della Lanterna, magari speranzosi di ritrovarsi sul grade schermo, ma anche cittadini che non volevano rinunciare all’opportunità di vedere che cosa i due autori avessero fatto emergere di una realtà che a Trieste non solo è conosciuta, ma sta cuore a chiunque.
La stessa fila che occupa il piazzale antistante la Tripcovich un po’ la rappresenta. Accalcate, ma sempre educate e composte, si incontrano persone di ogni estrazione, di provenienza popolare, fino alle autorità locali.
«Mi aspetto di vedere una parte della città che conosco e che amo molto - racconta l’attrice Maria Grazia Plos, che al Pedocin, qualche anno fa, ha dedicato uno spettacolo a teatro -. Spero di ritrovare quelle signore che vivono quel luogo come se si trovassero in una famiglia allargata, dove non c’è giudizio e si può essere come si vuole».
Qualcuno quella realtà la conosce solo di riflesso, ma è spinto comunque dalla curiosità. «Se ho capito bene - confida uno dei presenti - si tratta di una specie di documentario su una realtà che conosciamo tutti, ma frequentiamo solo a metà. Perché io ovviamente non sono mai stato nella parte delle donne, e ora voglio proprio vedere cosa succede al di là del muro».
Con lui, una signora ancora abbronzatissima ammette: «Io sono un’assidua frequentatrice fin da bambina, ero in spiaggia anche questo pomeriggio, fino alla chiusura. Mi sono goduta proprio un bel tramonto». La proiezione è partecipatissima.
Si ride talmente di gusto che quasi si fatica sentire il sonoro e, soprattutto le signore in là con gli anni, non si fanno sfuggire l’occasione per commentare ogni sequenza bisbigliandosi all’orecchio.
Scatta l’applauso a scena aperta, ma c’è anche tempo per commuoversi. Specialmente per chi ha potuto rivedere un’ultima volta sullo schermo qualche persona cara che oggi non c’è più.
Entusiasta per il successo «oltre le aspettative» Mitja Gialuz, presidente della Barcolana, anche se «dispiaciuto per chi, purtroppo, non è riuscito a entrare alla proiezione». Per fortuna “L’ultima spiaggia” uscirà presto anche in sala e chi lo vorrà potrà rimediare a partire dal 13 ottobre al cinema Ariston.
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