Trieste, il pagamento della Tari slitta per 90mila famiglie

TRIESTE Quella in arrivo sarà una tassa sui rifiuti un po’ più “leggera” per le famiglie e parallelamente un po’ più onerosa per le attività commerciali. La buona notizia per tutti è invece che la scadenza per il pagamento della prima rata viene posticipata di un mese, dal 31 maggio al 30 giugno.
Sono le novità più importanti sul fronte della Tari 2016. Ieri la delibera che fissa le tariffe per l’anno in corso è passata al vaglio della II Commissione consiliare presieduta da Igor Svab (Pd). La Tari, che va a coprire i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati (34 milioni e mezzo di euro), prevede una riduzione delle tariffe per le utenze domestiche (quasi 90mila su 110mila bollettini totali che saranno spediti nelle prossime settimane), pari ad un quinto rispetto all’incremento della percentuale della raccolta differenziata dell’ultimo biennio, passata dal 32,40% del 2014 al 37,60% del 2015.
Dunque la premialità è dell’1,04%. Il che si traduce in una manciata di euro di “sconto” per le famiglie, variabile in base alla metratura dell’abitazione e al numero dei componenti del nucleo familiare.
Facciamo un paio di esempi concreti. Una famiglia di 2 persone che abita in un appartamento di 60 metri quadrati risparmierà quest’anno una cifra di circa 4 euro e 50 centesimi. Una famiglia di 4 persone che risiede in un appartamento di 100 mq potrà contare su una riduzione rispetto allo scorso anno nell’ordine di poco più di 7 euro.
Come previsto dal regolamento, tale riduzione sarà compensata da un medesimo aumento per le attività non domestiche. Tra le categorie più “penalizzate” bar, ristoranti, pizzerie, pescherie e negozi di ortofrutta.
«Una Tari che si mantiene stabile a fronte di un costo del Piano economico finanziario che rimane invariato ormai da qualche anno» ha rilevato l’assessore comunale al Bilancio Matteo Montesano.
«Uno sconto sia pur minimo per le famiglie è da considerarsi un buon risultato. È chiaro che inevitabilmente questa premialità va a riversarsi sulle attività commerciali, ma anche in questo caso parliamo di ritocchi minimi».
Inoltre, la scadenza della prima rata della Tari 2016 viene spostata dal 31 maggio al 30 giugno per ragioni tecniche, vale a dire un aggiornamento dei sistemi informatici. Invariate invece le scadenze delle altre due rate fissate rispettivamente al 31 luglio e al 31 ottobre. «L’adeguamento dei sistemi porterà ad una nuova versione grafica dei bollettini - spiega Giulio Curiel, direttore Esatto -. Il risultato finale sarà rilevante in quanto permetterà ai contribuenti una lettura più chiara, completa ed immediata».
La decisione di far slittare la scadenza della prima rata della Tari non ha convinto le forze di opposizione, in particolare Forza Italia: «È evidente che posticipare la data della prima scadenza del pagamento è una mossa politica in quanto spedire il bollettino a cinque giorni dalle elezioni non era il massimo.
A pensar male insomma qualche volta ci si azzecca - ha attaccato il capogruppo Everest Bertoli, che poi si è soffermato anche sulla voce del fondo rischi crediti pari a 1,2 milioni di euro -. È profondamente ingiusto che vada a ricadere sull’intera comunità il costo derivante da coloro che non pagano la tassa sui rifiuti. Una sorta di tassa dell’onestà».
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