Trieste, la storica visita del borgomastro viennese

Il sindaco della capitale austriaca Haupl siglerà venerdì in municipio un patto su turismo, portualità e cultura
Un’immagine di Vienna: venerdì la capitale austriaca firmerà un Protocollo di collaborazione con Trieste
Un’immagine di Vienna: venerdì la capitale austriaca firmerà un Protocollo di collaborazione con Trieste

TRIESTE Progetti di smart city e di sviluppo urbano; conservazione dei centri storici e del patrimonio culturale; collaborazione tra il porto e la capitale; cultura dei caffé e del vino: sono gli ambiti su cui si svilupperà collaborazione tra Trieste e Vienna.

Il sindaco di Vienna ricevuto in Comune a Trieste

Lo prevede il Protocollo d’intesa che verrà firmato a Trieste venerdì alle 10.45 nel Salotto azzurro del municipio tra il sindaco Roberto Cosolini e il borgomastro della capitale austriaca Michael Haupl nel corso della visita che il sindaco di Vienna farà in città e che assume un rilievo partiolare non avendo precedenti nella storia recente di Trieste.

Haupl, noto anche come “il sindaco rosso” si avvia a festeggiare il ventiduesimo anno consecutivo alla guida della città ed è stato rieletto nell’ottobre scorso quando, nonostante la forte avanzata della Destra, i socialdemocratici pur con un calo di consensi hanno mantenuto la guida della città che occupano dal 1946.

Cosolini porta in città il sindaco di Vienna
Foto Bruni 22.02.16 Russo e Cosolini al Piccolo

Questi i dettagli del documento che intende rafforzare la reciproca collaborazione. Smart City: progetti comuni tenderanno a migliorare la qualità di vita dei cittadini e concretizzare concetti innovativi. Si tratterà di individuare soluzioni avanzate per la mobilità urbana, per la limitazione del traffico motorizzato individuale a favore di pedoni e ciclisti, e inoltre per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.

Quanto allo sviluppo urbano, si collaborerà per adattare lo sviluppo delle due città in tempo reale alle mutate esigenze dei cittadini, soprattutto nei seguenti campi: revisione dei progetti di sviluppo e pianificazione urbana con coinvolgimento dei cittadini; progettazione di nuovi spazi pubblici; conservazione dei centri storici e del patrimonio culturale. Vi sarà uno scambio di esperienze nell'ambito della conservazione dei centri storici e dei monumenti e collaborazione per il loro inserimento nel Patrimonio mondiale dell’Unesco.

Trieste studia la candidatura Unesco
Piazza della Borsa, una delle aree interessate alla candidatura Unesco

Punto centrale del Protocollo lo sviluppo della cooperazione tra il porto di Trieste e la città di Vienna, in particolare nei seguenti ambiti: intensificazione della collaborazione in merito al traffico container e alla logistica; presentazione dei servizi disponibili nelle rispettive città con particolare riguardo all'individuazione di potenziali clienti e con l'obiettivo di creare sinergie comuni; valutazione delle potenzialità dei collegamenti ferroviari tra Trieste e Vienna e nel contempo delle conseguenti potenzialità del traffico su rotaia e delle relative infrastrutture, in relazione ai flussi di traffico europei e internazionali.

Infine, la culturà dei caffè e del villa viticoltura, ambiti in cui le comuni esperienze dovrebbero venir adeguatamente sfruttate, nei seguenti modi: intensificazione della collaborazione tra Trieste e Vienna, al fine di creare sinergie in ambito turistico ed economico; organizzazione di eventi analoghi nelle due città (ad esempio il “Mese dei Caffè triestini a Vienna” e l'evento “Cultura dei Caffè viennesi a Trieste”, con programmi culturali letterari e musicali.

Trieste in vetrina a Graz a spese degli austriaci

Nella premessa, il Protocollo mette in rilievo come «Trieste e Vienna non sono legate soltanto da un passato comune, ma anche da comuni interessi: entrambe città mitteleuropee, rappresentano un punto di forza in tutti gli ambiti fondamentali della civile convivenza e garantiscono stabilità, qualità della vita, crescita economica e benessere sociale non solo ai propri cittadini ma anche al di là dei propri confini urbani. Una collaborazione più stretta fra le due città, con un conseguente scambio di esperienze e un confronto sui rispettivi modelli di best-practice, può rappresentare uno stimolo importante per proseguire su questa strada».

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