Trieste, paga più “ricca” per l’esperto di Ferriera

TRIESTE Altri mille euro per leggere e controllare meglio i dati relativi ai fumi delle Ferriera di Servola.
L’amministrazione comunale, che evidentemente non si fida proprio dell’Arpa (l’Agenzia regionale per l’ambiente), ha deciso di incrementare la spesa di 1.063,80 euro collegata all’incarico affidato al professor Pierluigi Barbieri, esperto di chimica ambientale, come supporto tecnico al sindaco Roberto Dipiazza nel tenere appunto sotto occhio la Ferriera.
Un incremento che si aggiunge ai 17.730 euro stabiliti per la consulenza (5.910 euro per i tre mesi del 2016 e 11.820 per i primi sei mesi di quest’anno). I mille euro aggiuntivi sono determinati da un rapporto di lavoro originariamente non chiaro del consulente che all’inizio della sua collaborazione appunto aveva dichiarato di non effettuare per professione abituale il lavoro autonomo pur avendo un incarico come docente all’Università al Dipartimento di scienze chimiche e farmaceutiche.
I mille euro insomma coprono un differenziale tra oneri previdenziali e Iva che va a carico del Comune di Trieste. I mille euro non aumenteranno ovviamente le “diottrie” di Barbieri nel monitorare i dati della Ferriera per conto del sindaco.
Le aspettative riposte sul consulente finora non sono state proprio rispettate. L’intenzione del sindaco di inchiodare la Ferriera e la Regione («Faremo il c... ad Arvedi», era uno dei proclami del sindaco) con i dati passati sotto la lente del consulente è rimasta una pia illusione. E neppure la conferenza stampa di lunedì ha mantenuto appieno le promesse. Il sindaco aveva annunciato in televisione che avrebbe sganciato una bomba.
«Abbiamo tirato le reti con Barbieri. Li abbiamo incastrati sulle urine e sulla copertura dei parchi minerali. Ora la cosa si fa seria», aveva annunciato Dipiazza.
In realtà lunedì non si è andati oltre la richiesta alla Regione dell’apertura di un tavolo per la revisione dell’Aia (l’Autorizzazione integrata ambientale) usando, tra l’altro, i dati pubblici prodotti dalla precedente amministrazione con l’invito a collocare delle centraline più vicine alla cokeria.
«I dati delle deposizioni però vengono raccolti ogni tre mesi e ciò non consente di verificare gli effettivi miglioramenti - ha rilevato il consunte -. E poi c’è la necessità di avere un controllo in prossimità della cokeria, invece il più immediato punto di verifica è a 570 metri da questo impianto, mentre alcune case sono più vicine».
Barbieri, che in campagna elettorale era stato presentato come ipotetico assessore della seconda giunta Cosolini, è diventato il primo ottobre scorso consulente della giunta Dipiazza dopo un selezione pubblica durata un paio di mesi.
«La cosa importante è rappresentare quel che succede a Trieste e gestire al meglio la situazione - si giustifica da esperto chimico -. Io dico sempre: Senatus popolusque tergestinus». Durata del contratto: nove mesi, prorogabili a giugno, per un compenso di 17.730 euro a cui ora vanno aggiunti altri mille.
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