Università Popolare di Trieste, 125 anni e nuovi corsi contro le truffe

In novembre gli eventi per celebrare l’anniversario. Al via il programma per l’anno 2025-26. Oltre alle lezioni più tradizionali, spazio all’uso dello smartphone e dei pagamenti elettronici

Lorenzo Degrassi
Il pubblico in sala per la presentazione dei nuovi corsi dell'Università Popolare (Bruni)
Il pubblico in sala per la presentazione dei nuovi corsi dell'Università Popolare (Bruni)

 

L’Università Popolare di Trieste compie 125 anni di attività e festeggia anche i 60 anni di impegno a favore delle comunità italiane nei Paesi dell’ex Jugoslavia per conto del Governo italiano e della Regione.

Fondata nel 1899 per rendere l’istruzione accessibile a tutti, l’istituzione continua ancora oggi la sua missione culturale e formativa con una proposta ampia e in costante evoluzione. «Allora si parlava di alfabetizzazione, oggi di competenze digitali e apertura al mondo, ma lo spirito resta lo stesso: rendere la conoscenza un bene comune», ha spiegato il presidente Edvino Jerian, annunciando che il 21 novembre Trieste ospiterà una giornata di celebrazioni che coinvolgerà istituzioni e comunità italiane in Istria, Fiume, Dalmazia, ma anche in Serbia, Montenegro e Bosnia-Erzegovina, con una cerimonia in Comune, un incontro al Ridotto del Teatro Verdi e lo spettacolo serale “Aggiungi un posto a tavola” al Teatro Rossetti.

Intanto nella Sala Sbisà di via Torrebianca 22, sede dei corsi, sono stati presentati i programmi dell’anno 2025-26 e inaugurata la mostra “Presenze – atti di ordinaria insubordinazione”, con i lavori degli allievi dei corsi di pittura dell’anno 2024-25, curata dalla docente Francesca Martinelli.

L’esposizione mette in luce la creatività di giovani e giovanissimi artisti, alcuni dei quali studenti del liceo Nordio, selezionati per costanza e qualità delle opere e resterà aperta fino al 30 ottobre, dal martedì al sabato, dalle 16 alle 19; giovedì 16, 23 e 30 ottobre dalle 10 alle 12.

L’Università Popolare conta oggi circa 800 soci e una quarantina di corsi: dalle lingue straniere alla fotografia digitale, dall’arte al teatro, dalla cucina all’informatica. Le novità riguardano in particolare la formazione digitale – dall’uso dello smartphone ai pagamenti elettronici e alla prevenzione delle truffe online – e corsi per la vita quotidiana, come yoga per la terza età, taglio e cucito, fino al nuovo percorso per caregiver in collaborazione con l’Itis. Tra le proposte artistiche spiccano i laboratori di installazioni, libri d’artista e tecniche con foglia d’oro e argento. Le iscrizioni sono già aperte: tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.unipoptrieste.it.

Non meno importante è il legame con le comunità italiane all’estero. Dal 1964 l’Università Popolare sostiene 54 realtà in Slovenia, Croazia, Serbia, Montenegro e Bosnia, in collaborazione con Ministero degli Esteri, la Regione e l’Unione Italiana. Un’attività che spazia dal supporto scolastico all’organizzazione di eventi culturali, concerti e mostre, con l’obiettivo di mantenere viva la lingua e l’identità italiana. «È un impegno che portiamo avanti con passione da sessanta anni, offrendo alle nuove generazioni strumenti per sentirsi parte di una comunità più ampia», ha ribadito Jerian. Per il vicepresidente Paolo Rovis, «l’Università Popolare ha tenuto fede alla sua missione aggiungendo formazione a chi è già formato. Non temiamo confronti: ogni anno l’interesse per i nostri corsi cresce e il nostro modello viene preso ad esempio». —

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