Cinque scrittori a Gorizia per l’aperitivo con un libro
Dal 5 al 26 ottobre incontri con Roveredo, Caso, Fois, Rumiz e Melandri

Pino Roveredo, Stefano Caso, Marcello Fois, Paolo Rumiz, Francesca Melandri. Nomi che si aggiungono ai tanti che in tante edizioni de “Il libro delle 18.03” sono stati invitati a Gorizia, per una sorta di “aperitivo” letterario molto amato dal pubblico. Ieri, alla Fondazione Carigo, la rassegna letteraria ha alzato il sipario per la sua 19° volta, presentando il nuovo cartellone. Tranne Roveredo e Rumiz, che già in passato sono stati suoi protagonisti, gli altri costituiscono, per dirla all’inglese, delle new entry. E gli ingredienti di una kermesse oliata ci sono tutti: l’interesse per gli scrittori emergenti e per quelli di chiara fama, l’attenzione alle voci letterarie regionali, il coinvolgimento di giornalisti e collaboratori del Piccolo (partner dell’iniziativa) a interloquire con gli autori per rendere più coinvolgenti le presentazioni delle loro opere più recenti, dando alle conversazioni quel giusto tocco di colloquialità, sempre però mantenendo alta l’asticella.
Ma “Il libro delle 18.03” non si compone solo delle presentazioni librarie, appuntamenti che Paolo Polli, anima dell’iniziativa, definisce “statici”: infatti, pure in questa sua diciannovesima rassegna, ci sono, secondo una consolidata e fortunata tradizione, gli “eventi in movimento”, escursioni in corriera alla scoperta di luoghi più o meno noti del territorio.
Guardando più da vicino il cartellone, si comincia giovedì 5 ottobre quando, intervistato da Andrea Bellavite, Pino Roveredo presenterà “Ferro batte ferro”, sua ultima fatica, di uscita freschissima, pubblicata dalla Bottega Errante, nella quale ancora una volta lo scrittore si mette dalla parte degli ultimi, e, questa volta, più nello specifico, di quelli che, rinchiusi in una cella, fanno una gran fatica a riscattare una vita in salita.
Mercoledì 11 ottobre, invece, sarà la volta di Stefano Caso, che, conversando con Stefano Bizzi, parlerà di “Libreria Luigi” (editore Ianieri), storia di un cinquantenne alle prese con clienti esigenti, con una moglie petulante, con un figlio arrivista e con altri problematici parenti: è lui il Luigi del titolo. Di più forse è bene non dire sulla trama, mentre, la rassegna letteraria proseguirà il giorno successivo con un nome noto: Marcello Fois, scrittore molto prolifico anche come sceneggiatore teatrale e televisivo, che, in un dialogo con Roberto Covaz, presenterà un noir assai teso, incentrato sui sentimenti e sulla capacità di riconoscerne la voce più autentica: “Del dirsi addio” (edito da Einaudi).
E proprio Covaz, ieri, per Il Piccolo, ha illustrato il cartellone della kermesse assieme a Polli e a Sara Cumar, collaboratrice della rassegna; ma era presente anche, tra i tanti, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna.
Giovedì 19 sarà poi la volta di Paolo Rumiz che presenterà “La regina del silenzio” assieme a Martina Vocci. E si tratta di un libro che, al momento, non è ancora sugli scaffali, ma lo sarà da qui a pochissimi giorni. Sul suo contenuto c’è ancora un gran riserbo, sembra però che Rumiz uscirà dai suoi abituali percorsi e argomenti. E, di certo, la vetrina goriziana, che lo ospita fresco di uscita, non potrà che contribuire a un bel lancio del nuovo lavoro del giornalista triestino.
Sempre in ottobre, ma giovedì 26, sempre alle 18.03, al Museo di Santa Chiara (e non nella Sala Apt, scelta per ospitare gli altri quattro incontri con l’autore), toccherà alla scrittrice e sceneggiatrice di tante serie televisive Francesca Melandri (finalista al Campiello e vincitrice del Premio Rapallo), che, incalzata da Alessandro Mezzena Lona, parlerà della sua recente fatica: “Sangue giusto” (Rizzoli) che prende le mosse dal precariato di Ilaria (un precariato lavorativo, familiare, sentimentale) e che ci fa anche attraversare il Novecento e tutte le sue contraddizioni.
“Il libro delle 18.03” si compone, però, anche di tre escursioni. In particolare, sabato 7 ottobre Roberto Todero, triestino, autore, storico e collezionista della Grande Guerra, condurrà una trasferta dal titolo “Val Rosandra. Fra storia, storie, olio e vino”. Il sabato successivo, invece, sarà la volta di Adriano Zentilin, comandante delle motonavi Nuova Saturno e Stella Polare, che ci porterà a meglio conoscere “La laguna di Marano. I casoni e la natura incontaminata”, questo il titolo dell’appuntamento. Quindi, sabato 21 dello stesso mese, con la guida di Daniele Martina, appassionato di storia contemporanea, gastronomia e paesaggi, potremo andare alla scoperta di “un mosaico di sapori. Spilimbergo e dintorni”. E le tre escursioni partiranno sempre alle 9.03 nel piazzale antistante la stazione dei treni goriziana.
Ieri, ad ogni modo, non si è trattato solo della presentazione della kermesse in quanto il giornalista Paolo Medeossi ha parlato del suo ultimo lavoro dal titolo “La città che inizia per U” (edito da Bottega Errante), che partendo da Udine approfondisce i collegamenti con il territorio goriziano.
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