La Trieste di Fragiacomo è tutta ska

SACILE. “Trieste, ghe canto sora”. È il titolo di un album dedicato alla nostra città, alla sua storia e alla sua tradizione musicale. A cantarci sopra, e a dire la sua su questi e altri argomenti triestini, è Lorenzo Fragiacomo. L’album, il quinto della serie per l’ex Spy Eye e The Butterfly Collectors esce oggi e la pubblicazione verrà festeggiata alle 19.30 con una bicchierata al Miti caffè. Pioniere della scena ska assieme, Fragiacono ha proseguito con molte formazioni wave per dedicarsi infine alla carriera solista. «Il cd – spiega il musicista triestino – nasce da una spinta a cercare di scrivere dei brani “dialettali” che uscissero però dagli schemi. Lo vedo anche come una sorta di ponte del ricordo, percorso come se fossi un cantastorie o uno scrittore». Il disco, registrato nello Studio Mitico e disponibile su tutte le piattaforme digitali, contiene nove brani dei quali otto composti, interpretati e suonati dallo stesso Fragiacomo e uno iniziato 15 anni fa e ispirato a un brano strumentale dell’illustratore e grafico Jan Sedmak e portato a termine in questi giorni. «Sedmak – aggiunge “Mr. Lo” – si è avvalso del contributo di Mattia Villatora, Francesco De Pellegrin e Federico Magro, io ci ho messo qualche melodia e la voce. In un paio dei restanti brani compaiono le trombe di Alessandro Vilevich e i violini di Valentina Soligo. Per presentarlo dal vivo ho ideato “Luci e Suoni con Lorenzo Fragiacomo”, uno spettacolo che mi vede solo sul palco con proiezioni grafiche e filmati».
Le canzoni parlano di donne, storie finite bene, bevute, inquinamento, discoteche. Ma soprattutto di Trieste.
Gianfranco Terzoli
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