Luca Carboni alla Diga con le sue canzoni Pop Up

Il cantautore lunedì ospite della rassegna musicale: «Sugli schermi ci sarà un gioco grafico che rende il concerto energetico»
Di Sara Del Sal

Il suo ultimo disco, "Pop up" è disco d'oro. I primi tre singoli usciti sono entrati subito nelle radio. Luca Carboni ritorna in tour, nell'estate 2016, e sarà a Grado, alla Diga Nazario Sauro lunedì 11 luglio alle 21.30.

«Questa è la parte estiva di un tour che è partito dai club negli ultimi mesi e che mi sta dando grandi soddisfazioni, spiega Carboni. È un tour in cui la musica elettro-pop fa da collante tra le canzoni nuove e quelle del passato che ho riarrangiato con le stesse sonorità. Il concerto risulta così più omogeneo dal punto di vista musicale con delle belle sorprese per i pezzi di qualche tempo fa. Credo che sia un racconto ironico, gioioso e colorato che facciamo con l'ausilio di alcuni schermi sui quali viene proiettato un gioco grafico per le canzoni. La pop art si mette quindi al servizio della musica, e la ricerca grafica rende il concerto intenso, energico».

Per molti “Pop Up” ha segnato il ritorno dell'artista alla sua musica. «In molti mi hanno fatto notare questa cosa, e io ne sono felice. "Luca è lo stesso", "Bologna è la regola" e "Happy" sono stati accolti con grande calore e curiosità e spero di riuscire a fare uscire qualche altro singolo da questo lavoro». Negli ultimi anni Carboni ha collaborato con un numero considerevole di artisti. «Lo ho fatto in diversi dischi, anche se soprattutto in Fisico&politico. Ho lavorato su pezzi nuovi come con Fabri Fibra o Ligabue, ma ci sono stati artisti come Elisa, Battiato, Tiziano Ferro o Miguel Bosè che hanno scelto una delle mie canzoni a testa e la hanno condivisa con me. È stato un piacere collaborare con loro ma anche un modo per conoscere i diversi modi che la musica di oggi usa per esprimersi. È un'esperienza che mi ha arricchito. Non è facile capire in che direzione vada la musica ma da quanto ho visto in giro credo che siano in arrivo delle belle novità con cantautori molto interessanti che si stanno muovendo nel circuito underground, piuttosto di quelli che arrivano dai talent».

Nel tempo libero Luca Carboni dipinge. «La mia passione per la pittura e quella per la scrittura sono sempre con me, ma in questo momento nonostante stia ricevendo delle richieste dalle case editrici per una serie di racconti che volevo scrivere, non riesco a decidere a cosa dedicarmi». Luca Carboni non è mai stato giudice in un talent. «Ho poca dimestichezza con la televisione», afferma. «Ci vado ma per cantare le mie canzoni, credo che mi sentirei a disagio se dovessi fare altro».

Se con la sua storica “Vieni a vivere con me” ammette che «potrei aver contribuito a vendere qualche tubetto di maionese in più» ma sorride pensando che sarebbe stato bello se qualcuno avesse ascoltato anche Bach, con “Bologna è la regola” parla di una serie di regole scritte. «Non aggiungerei nessuna regola a quelle già esistenti, afferma, in realtà non le amo. Cerco sempre di scoprire come aggirarle o metterle in discussione». Carboni è un artista genuino. «Da piccolo sognavo di scrivere canzoni e di poter vivere di musica, ma scrivendola. Ero più incuriosito dall'aspetto creativo. Sono diventato un cantante solo perchè mi serviva qualcuno che cantasse quando il cantante della mia band ci ha lasciati. Sono uno che si basa più sulla scrittura che sulla tecnica».

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