Mr Grey maschio alfa con le attenzioni di una mamma

Lo vogliamo tutte un dominatore così. Un Mr Grey fascinoso, ricco e cinico. Intanto va detto che "Grey" (Mondadori, euro 19,00), il sequel delle celebri "Cinquanta sfumature di grigio" di E. L. James, è scritto meglio. Più lineare, limpido, strutturato.
Non che la storia cambi, ma cambia la voce. Invece che la sdolcinata Anastasia Steel, entra in campo Christian, un maschio alfa. Almeno apparentemente. Bisogna ammettere che per un terzo del romanzo Mr Grey si comporta bene. Non si perde in eccessive riflessioni allo zucchero o nei labirintici pensieri del: mi piace? Non mi piace? Se non mi piace perché mi piace? Tipiche meditazioni da ossessionate dei sentimenti. No. Mr Grey è sano. Forse "sano" è una parola grossa, anche perché provate a immaginare la situazione: che pensereste se un uomo, appena vi accoglie per un appuntamento professionale, vi immaginasse nuda con la pelle arrossata, e intanto riflettesse sul fatto che la vostra postura potrebbe essere migliorata con un frustino da equitazione?
Visti i tempi di carenza virile, magari in molte risponderebbero: bene, potrei pensare bene di un maschio così.
Ma sappiamo che nella vita non funziona in questo modo. Sulla carta invece la James's Company - fondata dall'autrice - solo nel 2014 ha guadagnato 20 milioni di sterline. Mr Grey non è proprio un cinico, ma almeno per le prime cento pagine ci diverte di più. Lui "non fa l'amore", dice, ma se lo fa non usa alcuna pietà. E vorremo credere con tutto il cuore a questa praticità da maschio alfa, non fosse che ci fa l'elenco di tutte le sue sensazioni: quando la vede, quando la guarda, quando la sfiora. E di tutte le sue prime volte: la prima volta che dorme con una ragazza, la prima volta che la presenta ai genitori, la prima volta che una donna sale sul suo aliante, la prima volta che regala dei fiori.
Il lavoro dimentica cosa sia. Per Mr Grey, magnate dell'alta finanza, il lavoro è una specie di Monopoli dove tutti i suoi assistenti sono impegnati a spostare le sue bellissime giacche da un luogo all'altro. Si crede facilmente a tutto ciò che progetta per conquistare l'amata "sottomessa", lui le chiama così, fedele al dizionario Bdsm.
Dopo cento pagine ci rendiamo conto che il sottomesso è lui. Quando scopre che lei è ancora vergine è praticamente prostrato.
E d'accordo, per metà del romanzo veniamo messi a conoscenza di una serie di strumenti di piacere, cose da cattivi: corde, frustini, manette. Eppure Christian supera la dolcezza del principe azzurro, si preoccupa che Anastasia mangi a sufficienza, riposi, non si ammali, guidi piano e vesta con garbo. Tutto sommato forse c'è da pensarci ad accogliere i corteggiamenti di Mr Grey. Il rischio è quello di subire le "cinquanta sfumature" di mamma.
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