Ricordare Grado: omaggio all’Isola del Sole
Esce per le Edizioni della Laguna la parte seconda del libro di Antonio Boemo tra sviluppo del territorio, trasformazioni urbanistiche e le botteghe di una volta

Il verbo è all’infinito, ma può suonare come un imperativo: “Ricordare Grado”. Da parte di Antonio Boemo è infatti un altro omaggio all’Isola del Sole, come la si chiamava un tempo, ora sempre meno. Ed è un invito a tornare sul suo passato, a leggerne, o a rileggerne, le pagine, molte volte gloriose, che l’hanno vista protagonista. Per fare in modo che rifulgano ancora, che costituiscano una strada maestra per il futuro. Anche se un pizzico di nostalgia è inevitabile.
L’autore presenta il proprio libro oggi, sabato 27 settembre, alle 17, nella sala Brioni del Laguna Palace Hotel. A Grado, ovviamente. E si tratta del capitolo numero due di una lunga ricerca che ha visto uscire, per così dire, i primi risultati nel 2022 quando era stato pubblicato “Ricordare Grado. Storia e immagini di alberghi, ristoranti, attività, mestieri” (Nuove Edizioni della Laguna, pagg. 300, euro 29).
Questa volta, invece, sempre con la stessa casa editrice, tocca a “Ricordare Grado parte seconda. Sviluppo del territorio – trasformazioni – le botteghe di una volta” (pagg. 160, euro 22).

Il lavoro si può suddividere in due sezioni. Nella prima, vengono raccontati i mutamenti urbanistici, architettonici, paesaggistici che, negli anni, hanno interessato la località. Ed è questo un viaggio tra l’Isola della Schiusa, la Costa Azzurra, Pineta, Villaggio Primero con descrizioni che procedono in ordine cronologico dal 1948 al 1983.
E, sempre in questa sezione, viene illustrato il ruolo dell’Azienda di soggiorno, l’ente turistico locale, come spiccano i riferimenti ad alcuni angoli gradesi particolarmente suggestivi: viale Europa Unita, campo Patriarca Elia, lungomare (diga) Nazario Sauro, Villaggio Primero, oltre a parchi, giardini, edifici di rilievo. Non mancano poi inserti racchiusi nel nome “Piccolo album dei ricordi” con foto significative come quella di Nino Benvenuti al Supermarket Europa di Giuseppe Bottai con don Silvano che gli fece dono di una medaglia e come quella dell’allora sindaco Roberto Marin quando consegnò, nel gennaio del 1999, la targa di cittadino onorario a Roberto Baggio. E di esempi se ne potrebbero fare tanti altri, a cominciare dalle presenze di Giulio Andreotti, Gigi Riva e Omar Sivori, Raffaella Carrà.

La ricerca maggiore da parte di Boemo, corrispondente gradese per Il Piccolo ormai di vecchia data, è tuttavia nella parte numero due del libro che contiene un ampio elenco di attività commerciali racchiuso nel titolo “Alla ricerca delle botteghe perdute”.
Tale elenco è suddiviso per aree: Colmata – Rione San Vito, Porto, Gravo vecia, Centro, Isola della Schiusa, Città Giardino (viale Argine dei Moreri, viale Kennedy, viale San Francesco) e, ancora, Valle Goppion e Pineta. Nel complesso, il numero delle attività ammonta a circa 500: in molti casi hanno abbassato le serrande.

Ecco perché è bene “Ricordare Grado”. E il libro puntualmente lo fa, presentando anche un ricco apparato iconografico che restituisce, per quanto possibile, la memoria a tanti negozi appartenenti alle più varie categorie: alimentari, latterie, macellerie, elettrodomestici, farmacie, lavanderie, fiorerie. E così via. Certo, l’elenco non può che essere incompleto, ma è comunque ammirevole al punto che finalizza l’ultimo, ma solo in ordine di tempo, degli sguardi sulla sua Grado gettati da Boemo.
Con lui, oggi parleranno Roberto Covaz, scrittore e già giornalista del Piccolo, e Marino De Grassi, operatore culturale. In totale, le immagini sono 440 e i titolari di quelle attività, di quelle botteghe, si ritrovano sorridenti, in epoche che vedevano gli affari proliferare. Alla stessa maniera, l’Isola del Sole è sviscerata anche in altri capitoli come quelli sui sabbionanti, sugli squeri, sui traghettatori e, nota curiosa, sui francobolli e le marche dedicate a Grado. Nulla sfugge alla lente di Antonio Boemo.
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