Solo contro tutti per restare fedele ai propri valori

Quella di Menocchio alias Domenico Scandella, mugnaio nato nel 1532 a Montereale Valcellina, è una storia vera e antica ma dagli echi modernissimi. Menocchio fu processato dall’Inquisizione con l’accusa di professare idee eretiche. Abiurò, ma non rinunciò mai davvero ai suoi pensieri, e venne giustiziato nel 1600. Ce lo racconta il regista friulano Alberto Fasulo che qui si concentra su una messa in scena rigorosa scolpita nella luce naturale, pittorica e plastica, che sbalza i personaggi dall’ombra come in un quadro di Caravaggio. La macchina da presa cerca la materia nei dettagli e nei volti, come quello segnato e indimenticabile del protagonista Marcello Martini, attore non professionista come la maggior parte del cast. “Menocchio” è un viaggio nella coscienza di un uomo solo contro tutti. In una tensione vibrante e contemporanea tra la necessità di restare fedeli ai propri valori e l’umano istinto di autoconservazione.
Riproduzione riservata © Il Piccolo