Anche le vele, questa volta, sono blu. Un blu che non è soltanto colore. È abisso e orizzonte. Il blu che riempie lo sguardo di chi naviga, ma anche di chi osserva il mare da una riva o da un punto alto, proprio come accade per la regata più famosa e grande. La Barcolana. Quest’anno quel blu ha trovato una forma rigorosa e teatrale nel manifesto firmato da Robert Wilson, uno degli ultimi gesti creativi di un artista che ha fatto della luce e dello spazio il suo linguaggio universale. Presentato da illycaffè e Barcolana, il manifesto porta con sé non solo la forza di un’immagine, ma anche il silenzio e la commozione di un’assenza: Wilson è scomparso il 31 luglio, senza poter vedere la sua opera dialogare con il mare e con la città.
Vincent Van Gogh poco prima di morire (non è certo che fosse l’ultimo quadro) dipinse uno stormo di corvi neri, su un campo di grano, in mezzo a un cielo di tempesta. Difficile non accostare quella rappresentazione al presagio della fine di un’esistenza.
È raro che un manifesto diventi un testamento; ma per Wilson è accaduto. L’opera sembra caricarsi di un destino imprevisto. E così presentare queste vele e questo blu diventa un passaggio culturale collettivo. E un gesto di gratitudine verso chi ha saputo guardare oltre la superficie delle cose.
La Barcolana, da oltre un decennio, affida a grandi autori il compito di tradurre la sua essenza in arte: Pistoletto, Dorfles, Abramović, Zagnoli, Mattotti, Thun, Judy Chicago, Sagmeister. Con Wilson questa galleria si arricchisce di una pagina intensa, definitiva.
La sua immagine è ridotta all’osso: vele come tagli netti, luce che costruisce il ritmo. Più che un’illustrazione è una scena, un varco, una domanda.
Barcolana di Trieste: i manifesti d'autore

Le strade della Barcolana 56 e di Stefan Sagmeister si incontrano grazie a illycaffè, che anche nel 2024 ha scelto di sostenere la Barcolana e di celebrarla con la realizzazione di un manifesto d’artista. illycaffè ha visto infatti nel titolo di questa edizione della regata, "Energie positive" un’assonanza con il lavoro di Sagmeister e ha proposto all’autore di raccontare l’evento attraverso la lente dei “Beautiful Numbers” e nella prospettiva del “Long Term Thinking”. Il manifesto si traduce così nell'intreccio tra un’infografica e un quadro antico a olio raffigurante una donna. L’artista ha scelto di riprodurre delle vele di colori diversi creando una connessione con il tema “Energie Positive” scelto da Barcolana, e di dimensioni diverse a rappresentare l'evoluzione delle partecipazioni a Barcolana degli ultimi 54 anni. La figura femminile invece, richiama il progresso nel tempo del ruolo della donna nella competizione velica, da semplice spettatrice, come era un secolo fa nelle principali regate di fama internazionale, a grande protagonista come lo è oggi in Barcolana, grazie anche al progetto “Women in Sailing” che Barcolana porterà avanti con forza anche nel prossimo triennio.

Petali di fiori, che simboleggiano la femminilità e la bellezza naturale, diventano vele in occasione di Barcolana. Sport e arte si fondono, creando un messaggio sempre più ampio e inclusivo. illycaffè, cui è affidata la direzione artistica per la realizzazione del poster della Barcolana, ha scelto per la 55.a edizione della regata più grande del mondo un’artista d’eccezione, l’icona americana dell’arte femminista Judy Chicago. Una scelta potente, che rende così, attraverso l’arte, ancora più simbolico l’impegno dell’evento in relazione al tema dell’empowerment femminile.

Dalla gioia di andare per mare alla “vibrancy” di una città come Trieste, dal rispetto all’inclusività, fino alla curiosità e alla spontaneità: i valori di Barcolana, le sue aspirazioni, il rapporto con i suoi partecipanti sono raccontati in una sola immagine, che non è solo un manifesto, ma il manifesto dei valori della regata. illycaffè, cui è affidata la direzione artistica per la realizzazione del poster della Barcolana, ha scelto per la 54.a edizione della regata più grande del mondo, il tratto del designer e architetto italiano, Matteo Thun.

Nuove rotte, nuovo spirito di partecipazione, nuovi eventi per la 53.a edizione della Barcolana, in programma domenica 10 ottobre. Illycaffè ha scelto per la 53.a edizione di Barcolana il tratto del famoso designer, architetto, artista, Ron Arad. Per Barcolana53 il designer, che ama rielaborare concettualmente forme e strutture giocando con tecniche differenti, firma un manifesto dallo stile minimale, in cui linee essenziali e sinuose danno vita all’essenza della regata stessa: il mare, le barche e la vela. Una navigazione che assume nuove forme, grazie alle caratteristiche estetiche e innovative del manifesto per cui Ron Arad ha scelto di utilizzare un particolare pennello capace di riprodurre in digitale le tecniche pittoriche tradizionali. Attraverso linee, colori e immagini che rievocano le carte e le mappe nautiche, siamo invitati a intraprendere un viaggio, sempre più consapevole, lungo nuove rotte

Insieme in mare, insieme a Trieste, insieme grazie alla vela, collegati da ogni luogo e uniti dalla passione che abbiamo in comune. Illycaffè, cui è affidata la direzione artistica del manifesto, ha scelto per la 52.a edizione di Barcolana il tratto del più importante e conosciuto fumettista e illustratore italiano: Lorenzo Mattotti. L’illustratore, che ha disegnato manifesti per il Festival di Cannes e il Festival di Sanremo, copertine di prestigiose riviste, tra le quali il New Yorker, ha realizzato per Barcolana un poster che è un inno alla gioia del navigare, un’immagine che porta all’essenza della Barcolana e mette in primo piano una figura femminile eroica, sottolineando con forza - dopo che gli organizzatori avevano aperto questa riflessione con Barcolana 51 - il ruolo centrale delle donne nello sport e nella vela in particolare.
“Together” è il motto dell’edizione 2020, perché essere “insieme” è il principale desiderio che gli appassionati hanno per l’evento di ottobre, ma è anche essere insieme grazie alla vela, l’elemento che lega da oltre mezzo secolo tutto il grande e internazionale popolo della Barcolana

Illycaffè, cui è affidata la direzione artistica del manifesto, ha scelto l’illustratrice Olimpia Zagnoli per raccontare le emozioni di Barcolana, condivise lo scorso anno da 300mila persone a Trieste e in tutto il mondo da migliaia di appassionati di vela.
Il manifesto 2019 è un invito a venire a Trieste per essere protagonisti, in mare e a terra: un’immagine del Golfo, con il suo Castello di Miramare (una delle destinazioni turistiche più amate e visitate d’Italia) al momento della partenza della regata. In primo piano, Olimpia Zagnoli ha disegnato un fiore a simboleggiare la bellezza, ma anche la fragilità del nostro mare e di un ecosistema che deve essere protetto, uno dei messaggi chiave di questa edizione della regata. Il fiore rimanda anche a una delle poesie più amate di Umberto Saba, che descrive Trieste come una città dalla scontrosa grazia, paragonandola a “un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore”

Attraverso uno tra i più diffusi modi di dire, Marina Abramovic e illy hanno voluto sottolineare un aspetto semplice quanto cruciale: anche a bordo di barche diverse, anche quando competiamo per il miglior risultato, navighiamo tutti sullo stesso pianeta, che va custodito e protetto giorno dopo giorno. Per farlo dobbiamo lasciare da parte gli individualismi e comportarci come fossimo parte di un unico equipaggio che sta affrontando una regata. Un messaggio che, applicando gli schemi e il linguaggio dell’arte, diventa universale: che si tratti di sport, di salvaguardia del pianeta o di azioni globali, dobbiamo fare squadra.
Il manifesto di Barcolana50 è stato proposto dal direttore creativo di illycaffè, Carlo Bach, realizzato a febbraio a Milano da Marina Abramovic e prodotto dall’art director di Barcolana, Matteo Bartoli (Basiq), che ha associato l’immagine proposta dall’artista all’elemento grafico che rappresenta la regata e che in occasione del cinquantesimo evolverà in uno speciale “gran pavese”, il carosello di bandiere tipico delle celebrazioni marinare, disegnato con i colori della Barcolana, protagonista in città ad ottobre per festeggiare il cinquantesimo anniversario.

Una vela che si tende al vento, in una mattina, nel golfo di Trieste. L’immagine di una barca semplice, amata e curata: una barca per vederne duemila, una storia per raccontarne altrettante.
Il manifesto della 49.a edizione della Barcolana è una fotografia molto speciale realizzata con una macchina istantanea da Maurizio Galimberti. Il fotografo milanese - che con lo stessa tecnica ha ritratto Lady Gaga e Robert De Niro e ha fotografato i più bei monumenti italiani, ed attualmente espone alla Biennale di Venezia - è approdato nell’inverno 2017 a Trieste, per catturare in un’immagine senza filtro, immediata come solo lo scatto con una macchina istantanea può garantire, ciò che sta nel profondo dell’evento.
Il manifesto ritrae ed evoca le sensazioni di quel preciso istante nel quale la vela è in assetto e la barca naviga in una giornata di sole e di bel vento: è la storia di una barca in Adriatico e in tutti i mari, la storia della barca che ogni anno da 49 edizioni è protagonista in Barcolana. “Hai una barca, hai una vela? Puoi partecipare” è il mantra di Barcolana, raccontato nei blu e bianchi, negli scatti sequenziali di Maurizio Galimberti.

Il manifesto dell’edizione 2016 della Barcolana nasce contemporaneamente alla nuova immagine grafica della regata e viene presentato nel maggio 2016 a bordo di Nave Vespucci. Il manifesto, il cui obiettivo è promuovere a livello internazionale la manifestazione in programma a Trieste dal 30 settembre al 9 ottobre 2016, è stato realizzato dall’artista e critico d’arte Gillo Dorfles, grazie al sostegno di illycaffè, che ha collaborato con il Maestro triestino per l’interpretazione dell’ultima illy Art Collection. Il manifesto, che riprende proprio i decori della collezione di tazzine dipinte da Dorfles per illy, mette in primo piano la nuova immagine coordinata dell’evento, con il logo Barcolana che segna un nuovo stile di comunicazione.
Il manifesto della Barcolana realizzato con illycaffè sarà l’ambasciatore dell’edizione 2016 della regata: sarà inviato ai circoli velici italiani, sloveni, croati e austriaci per promuovere l’evento e lo stile Barcolana, e sarà presente anche su uno dei gadget più attesi: illy infatti inserirà nelle sacche le celebri tazzine d’autore, con lo stesso decoro del manifesto.

Nel 2015 si inaugura la partnership tra Barcolana e illycaffè per quanto attiene la direzione artistica del manifesto. Il direttore creativo Carlo Bach sceglie un’opera dell’artista italiano Michelangelo Pistoletto per disegnare il ruolo di Trieste, del suo mare e del suo principale evento, in grado di attrarre nell’alto Adriatico centinaia di migliaia di persone. Il manifesto punta l’attenzione sul ruolo del mare Adriatico e della Barcolana come catalizzatore del centro Europa.
Regista, scenografo, artista visivo e teatrale, Robert Wilson ha saputo fondere rigore e poesia; la sua creatività minimalista, pulita, essenziale, lascia un segno indelebile nel tempo. Maestro di teatro e visione, ha plasmato luce e spazio in arte universale, lasciando a Trieste un’impronta indelebile, dal lavoro al Rossetti al suo dialogo con il mare. L’ispirazione nasce da una battuta di Lady from the Sea, riscritta da Susan Sontag per l’artista: “E così ci sono persone che pensano di appartenere al mare”.
E noi, a chi apparteniamo davvero?
Come da tradizione, in una sinergia tutta triestina, il manifesto si lega anche a un oggetto quotidiano: la tazzina Illy. Gli armatori che partecipano alla regata riceveranno il manifesto e la tazzina in omaggio nella sacca: per Barcolana è un modo per diffondere cultura a un pubblico largo e trasversale. Bere un caffè, quest’anno, significherà tenere tra le mani l’ultima traccia di un dialogo che un artista ha intrecciato con la città. Già nel 2014 aveva firmato una Art Collection con i giovani del Watermill Center; nel 2017 aveva stupito Venezia con l’installazione The Dish Ran Away with the Spoon per i 25 anni della collezione. La tazzina nata per Barcolana, segna un legame e si evolve in memoria condivisa.
I giorni di Barcolana sono ormai vicini: dal primo al 12 ottobre. Il 12 il mare del Golfo di Trieste diventerà un campo di gara e di festa, per migliaia di barche che domano i venti. «Il manifesto di questa edizione è un meraviglioso viaggio nel blu, il colore che tutti noi appassionati di mare abbiamo dentro», dice Mitja Gialuz, presidente della Società Velica di Barcola e Grignano. Aggiunge che «il blu unisce tutti» e non esita a definire il manifesto come« uno dei più belli di sempre».
Per Cristina Scocchia, ad di illycaffè, il sostegno alla regata assume un valore ancora più forte: «Trieste è la città in cui siamo nati. Sostenere la Barcolana significa valorizzare le nostre radici e contribuire a un dialogo continuo tra arte, territorio e comunità. Con l’opera di Robert Wilson celebriamo il suo straordinario talento e diamo voce alla sua visione».
Trieste, la sua luce, l’appartenenza a un luogo molto più ampio di quello geografico, la connessione ancestrale con il mare. E poi l’arte, il teatro. Perché queste vele di Wilson sembrano proprio delle scenografie narrative, delle quinte teatrali. Guardi il manifesto e pensi che l’artista abbia intuito l’essenza della Barcolana: un evento che non è mai solo competizione, ma rito collettivo. Si consegna alla regata un linguaggio che va oltre la cronaca, oltre l’estetica: è la metafora di un desiderio universale, quello di appartenere a qualcosa che ci trascende.
Non potrà vedere il suo manifesto nelle strade di Trieste, o sulle Rive. Né vedrà le sue vele dialogare con quelle vere che affolleranno il golfo. Ma in questo risiede la forza dell’arte: sopravvivere anche a chi l’ha creata. Continuare a rivolgersi a noi. Folata dopo folata, onda dopo onda. —