Il nuovo regalo di Pistoletto a Go!2025: un Terzo paradiso transfrontaliero

Verrà realizzato alla Transalpina dove l’artista, ospite a Gorizia, ha fatto tappa dopo l’incontro in Municipio

Alex Pessotto
Michelangelo Pistoletto ha voluto visitare pomeriggio la piazza della Transalpina (Tibaldi)
Michelangelo Pistoletto ha voluto visitare pomeriggio la piazza della Transalpina (Tibaldi)

Non uno, tre “Terzi paradisi”: quelli che Michelangelo Pistoletto ha tracciato con una biro sul libro d’onore del Comune. Il primo per Gorizia, il secondo per Nova Gorica e il terzo per identificare l’unione, la collaborazione tra le due città. E non è tutto perché, nel centro dell’immagine, ha disegnato una sfera a evocare quella, di giornali, che aveva ideato per l’inaugurazione di Go!2025, lo scorso 8 febbraio. Allora, però, non era giunto in città, a differenza di venerdì, quando dall’amministrazione comunale è stato accolto come si deve, verso le 12.45, dopo che, al liceo artistico Max Fabiani, era stato il protagonista di un incontro con gli studenti.

E che la sua non fosse una visita presa sottogamba, routinier, lo si è capito immediatamente. Curioso, curiosissimo Pistoletto di conoscere, di apprendere questo e quel particolare dell’area transfrontaliera, già da quando il sindaco Ziberna gli racconta, in sintesi, la storia del palazzo municipale. Chiede come mai, nonostante l’edificazione non recente, i suoi interni non abbiano così tante tracce di modernità, di contemporaneità: «Non è per nulla rococò», osserva. E chiede poi di potersi affacciare alle finestre restando colpito, nel giardino intitolato a Falcone e Borsellino, dalla gloriette, «dove, d’estate, vengono celebrati i matrimoni», precisa prontamente l’assessore al Welfare, Silvana Romano.

Il Terzo Paradiso di Pistoletto per Go!2025: ecco dove sarà allestito
Michelangelo Pistoletto

Oltre a lei c’era la giunta al gran completo, a cominciare dall’assessore a Go!2025, Patrizia Artico, determinante nel creare il legame con la Fondazione Pistoletto. E assieme all’artista – novantadue anni magnificamente portati – c’era anche la moglie Maria, che non dimentica di essere mezza friulana: la mamma era di Cervignano.

Nel firmare il libro d’onore, domanda di venir fotografato: «Così rimane un ricordo anche per me, non solo per voi». E ancora: «Non è tanto importante la mia presenza, ma quello che io posso offrire». Insomma, il suo messaggio, il significato della sua arte che, dall’8 febbraio, lo ha reso fra i protagonisti della Capitale europea della Cultura.

La sua visita a Gorizia, dove è giunto da Cagliari, si inseriva nel forum “Go!2025 Cittadellapace, Citta del futuro” organizzato dal Comune (che l’ha sostenuto con fondi ministeriali) e dalla Fondazione Pistoletto Cittadellarte. Così, l’artista è stato anche ospite al Conference center del polo universitario di via Alviano ad affrontare il tema “L’impresadellapace” in un evento che l’ha visto dialogare con l’imprenditore Andrea Illy e con Paolo Naldini, direttore della stessa Cittadellarte. Tra il pubblico (un’ottantina di persone), anche più di qualche giovane.

Nel primo pomeriggio Pistoletto aveva inoltre visitato piazza Transalpina giungendo fino a via San Gabriele: è in questa zona che potrà trovare posto il primo Terzo Paradiso transfrontaliero e non è un caso che ieri, ad accompagnarlo in questo percorso, ci fosse anche uno dei progettisti della riqualificazione dell’area: seguirà l’ideazione dell’opera.

Altra particolarità: nel vedere la Transalpina, rimanendo colpito per la bellezza della stazione, Pistoletto si è chiesto dove fosse il confine e certo qualche anno fa non avrebbe avuto problemi nell’individuarlo.

«È il momento che le cose cambino, ma non dimentichiamoci che nulla è scontato: questa deve essere solo la partenza», ha affermato. «Infatti, la Capitale europea della Cultura non è ancora un patrimonio condiviso da tutti», rilancia il primo cittadino. «Noi però, con la Fondazione, siamo pronti a dare il nostro contributo», ha rimarcato lui, soffermandosi sul concetto, e sulla sua importanza, della demopraxia, «che sostituisce il termine “potere”, dal greco krátos (da cui deriva democrazia), con il termine “pratica”, dal greco pràxis (da cui demopraxia), per arrivare con la demo-pratica là dove non si è potuti arrivare con l’imposizione del demo-potere». E mentre sua moglie dialoga amabilmente con l’assessore Romano, «Occorre però far attenzione: certi processi non devono marciare troppo in fretta – ammonisce –. Hanno bisogno di scuola, passaggi, grammatica». Anche i rapporti con Nova Gorica, del resto, hanno avuto la necessità di parecchio tempo prima di svilupparsi all’insegna dell’amicizia.

Intanto oggi, sempre al Conference center di via Alviano, alle 18.30, il forum propone l’evento “Arte Impresa” con le imprenditrici Patrizia Moroso e Antonella Nonino.

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