Bomba-Day a Trieste: ordigno disinnescato e fatto brillare | La diretta

L’operazione si è conclusa con successo: il manufatto ormai inerte è stato trasportato a largo per essere fatto brillare

Stefano Bizzi, Maria Elena Pattaro
(foto Esercito Italiano)
(foto Esercito Italiano)

Si è concluso il Bomba-Day” a Trieste. Piazza Carlo Alberto, passeggio Sant’Andrea e le vie Gessi, Matteucci, Tedeschi, Picciola, Hermet, Murat e Tagliapietra: sono queste le aree della zona rossa che sono state interessate dall’evacuazione di sabato mattina.

Tutti hanno lasciato le proprie abitazioni e i propri affari entro le 7:45 del mattino: dopo un’ora circa, le spolette sono state rimosse.

Poco prima delle 9 è arrivato il via libera: disinnescata la bomba, è iniziato il contro esodo dei residenti. Si è rimessa in moto la macchina dei soccorsi per riaccompagnare a casa le persone che necessitano di assistenza.

La bomba è stata messa in sicurezza e l’area interdetta è tornata nuovamente accessibile. Il manufatto ormai inerte è stato trasportato a largo per essere immerso a una profondità di 10 metri, dove è stato fatto brillare in mare aperto dagli specialisti del Consubin.

  • La bomba fatta brillare in mare aperto

    Con il brillamento al largo nel golfo di Trieste si è concluso definitivamente il Bomba Day. Qui il video:

    Bomba Day a Trieste: il brillamento dell’ordigno nel golfo di Trieste
     

     

  • «Così abbiamo disinnescato la bomba»

    Il colonnello Massimiliano Cafagna, comandante Terzo reggimento Genio Guastatori di Udine, traccia un bilancio delle operazioni di disinnesco della bomba a Trieste. Le sue parole:

    Il colonnello Cafagna: «Così abbiamo disinnescato la bomba»
  • La bomba trasportata al largo per l’esplosione

    La bomba sta venendo spostata dal sito e consegnata alla Capitaneria di porto che la trasporterà 4 miglia al largo per farla brillare. Il trasporto richiederà circa due ore o due ore e mezza. L’esplosione non avverrà presumibilmente prima delle 12:30.

    Il gommone e le barche di appoggio escono dalla diga (Silvano)
    Il gommone e le barche di appoggio escono dalla diga (Silvano)
  • Il bilancio dell’operazione

    I residenti sono stati collaborativi e la fase di sgombero si è svolta senza intoppi. Poco prima della chiusura della zona rossa, i volontari sono passati casa per casa a suonare i campanelli per avvisare anche gli ultimi ritardatari e assicurarsi che tutti avessero lasciato le proprie abitazioni.

    Gran parte delle persone si è organizzata per trascorrere la mattinata o l’intera giornata fuori casa. E per le persone con fragilità o esigenze particolari le autorità avevano già concordato soluzioni per il trasporto e la presa in carico. Anziani accompagnati al punto di raccolta dai pompieri volontari o dalla protezione civile. Persone con disabilità assistite dalla Croce Rossa.

    Poche decine gli sfollati transitati alla Bianchi, di cui circa 10 accompagnati dai soccorritori perché avevano difficoltà di deambulazione o necessità di assistenza.

  • Rimosse le spolette, si può rientrare nella zona rossa

    La rimozione delle spolette, la fase più delicata della operazione di questa mattina, è avvenuta con successo.

    Pochi secondi decisivi: il despolettamento della bomba a Trieste

    Le strade sono dunque state riaperte e i residenti possono tornare alle loro abitazioni. Il manufatto ormai inerte sarà portato a largo e immerso a una profondità di 10 metri per essere fatto brillare in mare aperto dagli specialisti del Consubin.

    Le strade riaperte dopo la conclusione della prima fase delle operazioni (Lasorte)
    Le strade riaperte dopo la conclusione della prima fase delle operazioni (Lasorte)
  • Bloccato anche l’accesso via mare

    La zona rossa è stata sigillata anche via mare. Capitaneria e Finanza stanno presidiando l’accesso interdetto alla navigazione.

    (foto Silvano)
    (foto Silvano)
  • Franco, 89 anni: «La mia casa colpita nel ’45»

    Alla piscina Bianchi, punto di accoglienza per gli sfollati, Franco Favretto (89 anni) ricorda i bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale nella stessa zona di Campo Marzio-San Vito: «Si scappava con tutto quello che si aveva». La video intervista:

    Bomba Day, la testimonianza: «La mia casa colpita nel ’45, se scavano ne trovano altre»
  • Conclusa l’evacuazione, iniziano le operazioni di disinnesco

    Si è conclusa con successo la fase di evacuazione della zona a rischio esplosione. Tutti fuori, strade chiuse. Soccorritori, pattuglie e volontari si sono radunati nella base operativa, allestita davanti alla piscina Bianchi, che funge anche da punto di accoglienza per gli sfollati.

    Sono quindi iniziate le operazioni di disinnesco della bomba, con la rimozione delle spoletta di naso e di coda.

  • In corso l’evacuazione dei residenti

    Con la fase di evacuazione dell’area di Campo Marzio interessata alla zona rossa, è iniziato il Bomba Day.

    Bomba Day a Trieste, gli avvisi di evacuazione ai residenti

    Una volta che da parte del personale sul campo verrà comunicato alla Prefettura che nel raggio dei 468 metri dall’ordigno bellico rinvenuto nei pressi del Magazzino 57 del Porto non ci sarà più nessuno, verrà dato il via libera alla fase più delicata dell’intera operazione: il disinnesco del residuato della Seconda guerra mondiale da 500 libbre.

  • La piscina Bianchi punto di accoglienza

    Chi non avesse un luogo alternativo dove trovare ospitalità o dove trascorrere il tempo in attesa che l’operazione sia conclusa, può recarsi nella zona di accoglienza allestita alla piscina Bianchi. Lo spazio di largo Irneri 1 è operativo a partire dalle 6:45.

    (foto Lasorte)
    (foto Lasorte)

     

  • Interdetto l’accesso alla zona rossa

    Dalle 6:30 e fino al termine delle operazioni, in un’area con raggio di 468 metri di distanza dal residuato bellico, è stato interdetto l’accesso a tutti i mezzi di trasporto (sia privati, sia del servizio pubblico): dalla zona rossa, si può cioè soltanto uscire. Ecco tutte le modifiche alla viabilità entrate in vigore:

    Zona rossa sigillata per il Bomba day a Trieste, da Campo Marzio si potrà solo uscire: tutte le modifiche alla viabilità
    La mappa della chiusure stradali
  • I divieti tra terra e mare

    A partire dalle 6:30, dalla zona rossa si potrà soltanto uscire. L’area sarà “sigillata” con varchi istituiti nelle strade d’accesso.

    Tutti devono lasciare le proprie abitazioni e i propri affari entro le 7:45 del mattino. Modificato il tragitto degli autobus che transitano per Campo Marzio.

    Viabilità interrotta e sfollati in piscina durante il Bomba Day a Trieste
    Una vista panoramica su Campo Marzio e il porto (Silvano)

    Per tutta la durata delle operazioni di disinnesco la zona di sicurezza deve essere completamente sgombra.

    Oltre al blocco della circolazione stradale, nell’area è disposto anche il blocco della circolazione ferroviaria ed aerea.

    Limitazioni pure in mare: lo specchio di mare davanti al Porto è stato infatti interdetto dalla Capitaneria.

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