Gara d’appalto in ritardo Chiuso il bagno militare

Questioni tecniche legate al rinnovo dell’affidamento  dietro allo stop forzato dello spazio a ridosso di Miramare
Lasorte Trieste 22/07/19 - Miramare, Bagno Militare
Lasorte Trieste 22/07/19 - Miramare, Bagno Militare



Nessun lettino, nessun asciugamano steso al sole e nessun bambino che si tuffa in acqua: il bagno militare di Miramare è desolatamente chiuso. E non ci sono nemmeno cartelli o messaggi con indicazioni sulla data di riapertura. Cos’è successo dunque? Uno stop obbligatorio legato all’espletamento della gara d’appalto per la concessione del servizio. Lo stabilimento rientra peraltro in un quadro più ampio e fa riferimento al “Circolo unificato di Trieste”, che comprende anche foresteria, ristorazione, bar e campi da tennis del comprensorio militare “Villa Necker” - “Villa Italia” in via dell’Università. La gara è stata vinta dalla ditta Inweb srl di Roma il 19 giugno ma, per l’affido, bisogna attendere i 35 giorni previsti per legge per eventuali ricorsi, dunque il termine dovrebbe scadere il 25 luglio, visto che l’esito della gara è stato pubblicato sul sito dell’esercito il 20 giugno. Ancora qualche giorno d’attesa, insomma, e il bagno dovrebbe riaprire.

L’avviso del bando era stato pubblicato il 25 febbraio del 2019 - in realtà con qualche ritardo visto che la precedente gestione era scaduta il 31 dicembre - dal Comando forze operative nord e prevedeva, come detto, la concessione dei multiservizi per un valore previsto di un milione di euro con durata triennale e prorogabile di ulteriori sei mesi. L’aggiudicazione è avvenuta secondo il criterio del minor prezzo calcolato sulla base del maggior sconto percentuale unico offerto sui prezzi dei listini relativi ai vari servizi. In sostanza chi riusciva ad offrire i servizi al pubblico al prezzo più basso. Le società interessate avrebbero dovuto presentare la candidatura entro il 15 marzo, ma l’avviso alla fine era andato a vuoto e l’autorità militare ha proceduto a invitare direttamente 15 ditte, tutte regolarmente iscritte al Consip, tra le quali anche l’Associazione nazionale sottufficiali Italia che aveva gestito la struttura nell'ultimo triennio. Delle invitate alla fine solamente tre hanno presentato delle proposte: la Inweb srl con uno sconto unico del 38%, l’Associazione nazionale sottufficiali Italia con uno sconto del 20,5% e la Alfano Bonaventura società cooperativa con il 10%.

Alla fine da un appalto di un milione di euro si è arrivati a 620 mila euro che comprendono anche le spese annue presunte pari a 43.703 euro comprensive di Tari, acqua, energia elettrica, gas, canoni Tv e abbonamento a internet. La Invweb preferisce non sbilanciarsi su come potrebbe cambiare il Circolo unificato di Trieste in attesa che si chiuda completamente il percorso per l’aggiudicazione del bando. La società gestisce attualmente due strutture tutte per conto del Fondo assistenza previdenza e premi dei Carabinieri. La prima è la Residenza Mareluna sull’isola di Ischia, un centro inaugurato nel 1985 e rinnovato nel 2009 con 45 camere, piscina e un ristorante. Villa Hoffmann si trova invece a Marano, anche qua ci sono delle stanze dove poter soggiornare, una piscina all’aperto e degli ambienti polifunzionali. Per poterci andare bisogna essere, o essere stati, dei Carabinieri. —



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