A Gusti finisce in pareggio la sfida ai fornelli fra i sindaci Ziberna e Turel, cuochi per un giorno

A decretare il risultato il Ministro sloveno dell’Agricoltura Čalušić. Preparati cjarsons e žlikrofi tra sorrisi e risate del pubblico

Alex Pessotto
I sindaci Ziberna e Turel dietro ai fornelli dello stand Go!Pasta
I sindaci Ziberna e Turel dietro ai fornelli dello stand Go!Pasta

 

«Potete scegliere tra cjarsons e žlikrofi», ricorda il sindaco Ziberna con la sua consueta ironia. «Sono migliori i cjarsons», ribatte il primo cittadino di Nova Gorica, Samo Turel, con altrettanto umorismo: è stato lui, infatti, a prepararli, mentre a occuparsi degli žlikrofi è stato il collega goriziano.

Ma non si trattava di uno scherzo: i due, questa volta, hanno indossato il grembiule, improvvisandosi cuochi a pochi metri dalla Transalpina, in occasione di “Gusti senza frontiere”, l’appendice transfrontaliera della corazzata enogastronomica nostrana.

A Gusti di Frontiera la sfida culinaria tra sindaci

«E non è certo finita qui – anticipa Ziberna, continuando a scherzare –. Con il primo gennaio del 2026 inaugureremo assieme un ristorante». Che, tuttavia, non farebbe grandi affari. E non ci vuole molto a prevederlo. «Speravo che bastasse aprire una scatoletta e condire», rincara il sindaco, mentre Turel, canovaccio alla spalla destra portato con una certa nonchalance, dimostra ai fornelli una pratica un po’ maggiore del collega.

Al punto che l’assessore ai Grandi eventi, Luca Cagliari, chiede al leader della sua Giunta se la cottura ha davvero il grado sufficiente. Provare per credere. Si ride, si sorride. Perché anche questa è Go!2025. E anche questi sono i “Gusti senza frontiere”, che non hanno mancato di attirare stand da Oulu (Finlandia) e Trenčín (Slovacchia), Capitali europee della Cultura 2026: sapranno far di meglio?

Gusti diventa borderless In piazza Transalpina i sapori transfrontalieri
Gusti di frontiera senza confini (Marega)

«Questa è una autentica canagliata – l’aveva definita Ziberna, prima di indossare il grembiule –. A casa, faccio solo le uova al tegamino». Poco importa. Era una festa, l’ennesima dimostrazione dell’amicizia tra due primi cittadini e tra le comunità che rappresentano. Il pubblico ha gradito.

E non ha poi mancato di assaggiare i piatti preparati dai due cuochi d’eccezione, mentre la direttrice dello Zavod Go!2025, Mija Lorbek, offriva loro un calice di vino bianco, invitando al brindisi.

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Il taglio del nastro di Gusti di frontiera, giovedì 25 settembre a Gorizia. Foto Marega

«Grazie a quanti, con eroismo, avranno il coraggio di assaggiare le nostre pietanze», aveva anche annunciato Ziberna, battuta dopo battuta, ma il verdetto della gara, per così dire, giunge dal Ministro sloveno dell’Agricoltura, delle Foreste e dell’Alimentazione, Mateja Čalušić, che attribuisce ai due un salomonico pareggio. «È questo un potenziamento di “Gusti di frontiera”, frutto di una visione congiunta resa possibile da Go!2025 – aveva, in precedenza, dichiarato il Ministro –. La cucina sintetizza al meglio il nostro intreccio di culture ed è bene che, al di là di quella internazionale, sia qui presente anche quella locale. Quindi, con Go!2025 la cultura trascende i confini. Dopo tutto, il futuro è nella cooperazione, tra persone, tra città», come, per l’ennesima volta, Gorizia e Nova Gorica hanno dimostrato ieri.

«Mi rende felice vedere che l’offerta enogastronomica si intrecci con quella culturale», dice Mija Lorbek. In fondo, «l’enogastronomia è cultura», commenta Ziberna. «Sono contento, soddisfatto che questa manifestazione giunga anche “da noi”, ma ormai la Transalpina va considerato a tutti gli effetti uno spazio comune», sottolinea Turel, prima di recarsi con l’omologo goriziano nello stand Go!Pasta e aiutarlo ad allacciarsi il grembiule.

Sì, anche questa è una storia di cooperazione transfrontaliera. O, meglio, è la storia di una bella amicizia che ha vissuto un’altra pagina resa possibile dalla Capitale europea della Cultura. Chi, fino a qualche anno fa, l’avrebbe potuta immaginare?—

 

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