I turisti in fuga da Rovigno e Parenzo

“Emorragia” di turisti, scatta l’allarme in Istria. Quest’anno, infatti, si accentua l’ormai cronico “buco” di presenze nel mese di luglio. Stando ai dati forniti dall’Ente di soggiorno regionale si registra una preoccupante flessione del 10% nei due maggiori centri turistici istriani che sono Parenzo e Rovigno. Umago fa segnare un calo di poco inferiore, ma comunque significativo, in quanto raggiunge il 9%.
In fuga sono innanzitutto i turisti olandesi che, rispetto a un anno fa, sono diminuiti del 44%. Ma preoccupa molto di più il calo del 24% dei tedeschi che solitamente sono quantitativamente gli ospiti più numerosi in Istria. Decisamente più contenuta la riduzione di sloveni e italiani: si attesta attorno al 3%.
Come si spiega la “fuga” dall’Istria? I motivi sono molteplici, rispondono gli operatori. Sicuramente non hanno aiutato le condizioni di tempo instabili con tante giornate di pioggia che hanno fatto rinviare o addirittura cancellare le partenze dei turisti. E molti di quelli che erano già in vacanza hanno deciso di anticipare il rientro di due o tre giorni scegliendo di trascorrere in qualche altra destinazione gli ultimi scampoli di ferie. Particolarmente colpiti i campeggi che sicuramente non riusciranno ad eguagliare la cifra record di 16,2 milioni di pernottamenti raggiunta nel 2013 a livello nazionale.
Non solo il meteo, però. Gli operatori istriani del settore attribuiscono una parte di colpa all’Ente turistico nazionale accusandolo di aver organizzato una campagna promozionale carente. Invece di puntare su mercati come quelli polacco e ceco dai quali arrivano ottimi segnali, sostengono gli stessi operatori, si continua a insistere su quello russo dove l’interesse per le vacanze va calando a causa della situazione economica nel paese.
Ma il flop di luglio ha anche un terzo motivo: quella delle tariffe e prezzi troppo cari in rapporto alla qualità dell’offerta per cui tanti villeggianti, come gli olandesi ad esempio, privilegiano altre destinazioni.
Qualche segnale di ripresa lo si è visto durante lo scorso fine settimana, sicuramente il più movimentato in Istria dall’inizio dell’anno. L’effetto visivo più immediato sono state le code fino a quattro chilometri ai valichi di Plovania e Castelvenere. Secondo i dati della polizia, da venerdì a domenica scorsa, sono arrivati in Istria 136.000 turisti, comunque il 6% in meno rispetto all’analogo weekend della stagione scorsa. Nel contempo sono stati 97.124 i villeggianti che hanno intrapreso il viaggio di ritorno a casa contro i 99.000 di un anno fa.
A rimediare in piccola parte al buco di luglio hanno provveduto i vacanzieri della Croazia continentale che fanno segnare un piccolo incremento di presenze. Per la fine di luglio si annuncia una massiccia calata di otaliani che in base alle prenotazioni a conti fatti quest’anno supereranno le cifre della stagione scorsa. (p.r.)
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