Nuove luminarie, mercatini nei rioni e cento alberi per il Natale 2025 a Trieste

Dopo la Barcolana partirà la macchina organizzativa. In centro oltre 70 casette dal 7 dicembre al 6 gennaio

Laura Tonero
Piazza Unità in versione natalizia (Lasorte)
Piazza Unità in versione natalizia (Lasorte)

Luminarie «come non si sono mai viste a Trieste», cento abeti, la pista di ghiaccio e il classico mercatino, che oltre al centro storico toccherà anche Roiano, San Giacomo e Servola. Finita la Barcolana, la macchina operativa per allestire la città a festa in occasione delle prossime festività natalizie inizierà a mettersi in moto. Il piano è già definito.

Iniziamo da piazza dell’Unità, che indosserà il suo ormai iconico abito natalizio, con 24 alberi addobbati, la stella cometa “storta” per questioni di tenuta al vento della Bora, e il presepe. Gli altri 76 verranno sistemati nelle altre piazze centrali e in quelle dei diversi rioni.

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La pista di pattinaggio davanti al Municipio illuminato a festa in una passata edizione del Natale monfalconese (Bonaventura)

La vera novità di quest’anno potrebbe essere rappresentata dalle luminarie, che l’assessore al Turismo Giorgio Rossi annuncia saranno «faraoniche». Da alcuni anni non sono più i commercianti a dover fare una sorta di colletta per coprire il costo di quelle luci che regalano un’atmosfera natalizia, con ricadute positive dal punto di vista commerciale e turistico. Perché la spesa è sostenuta dal gettito dell’imposta di soggiorno. A dare man forte all’operazione questo Natale entrerà in campo anche Edison, il nuovo gestore dell’illuminazione pubblica che ha deciso di dare un contribuito importante al progetto. Così da rendere Trieste illuminata a festa come non lo è mai stata.

Nell’operazione di allestimento delle luminarie, questa volta a giocare indirettamente un ruolo sarà il batiscafo Trieste. Che, esposto in piazza dell’Unità fino al 9 novembre, intorno al 12 novembre, dopo il disallestimento del sistema che da qualche giorno lo supporta, dovrà essere trasferito al museo de Henriquez in via Cumano. Il trasporto speciale, al suo passaggio, vista l’altezza, potrebbe tranciare le luminarie.

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Il batiscafo Trieste in allestimento in piazza Unità foto Massimo Silvano

Quindi, considerando che serve iniziare almeno un mese prima dell’accensione a sistemare i fili di luci, il tragitto utile al trasferimento del batiscafo Trieste resterà tra gli ultimi ad essere interessati dall’intervento. Poi tutto dovrà essere pronto per la fine di novembre, visto che a quel punto Trieste dovrà brillare di giochi e disegni di luci e dovrà essere pronta prima per la Fiera di San Nicolò, che resterà allestita in viale XX Settembre dal 29 novembre all’8 dicembre, e poi per il Mercatino di Natale ideato dall’assessorato alle Politiche economiche e organizzato da Confcommercio.

Oltre 70 casette dal 7 dicembre al 6 gennaio animeranno piazza della Borsa e poi la zona che da via delle Torri si snoda lungo via Ponchielli e, escludendo la zona di piazza Sant’Antonio, proseguirà nel tratto che da via San Spiridione, lungo il canale, si spinge fino a piazza Ponterosso, dove sul lato della fontana verrà allestita la zona destinata alla somministrazione. Il mercatino, sempre su impulso del Comune e l’organizzazione di Confcommercio, a dicembre farà tappa anche nei rioni: il 6 a Servola, dal 15 al 23 a Roiano e dal 19 al 21 a San Giacomo.

Per la pista di ghiaccio sono a disposizione due aree, quella di piazza Ponterosso e di piazzale Monte Re a Opicina. Il Comune ha pubblicato un avviso per raccogliere le manifestazioni di interesse degli operatori interessati ad allestimento e gestione della pista.

Quest’anno inoltre è stata trovata anche un soluzione per il luna park, «destinando a questo scopo un’area più limitata di anni passati in piazzale delle Puglie, per una questione di sicurezza visto che la piazza è attraversata da una strada», spiega la vicesindaco con delega alle Politiche economiche Serena Tonel. «Questo – aggiunge – impone meno attrazioni, ma consente comunque di allestire il parco di divertimenti: ora attendiamo il riscontro degli operatori». —

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