Trieste, dai rifiuti agli immobili torna l’incubo imposte

TRIESTE Il Comune ha definito tariffe e scadenze della Tari, la tassa sui rifiuti, ed Esatto si prepara a spedire nei prossimi giorni i relativi F24. Bollettini che si aggiungeranno a quelli, già recapitati nelle cassette dei triestini, relativi alle imposte sugli immobili - Tasi e Imu -, con scadenza 16 giugno per la rata di acconto e 16 dicembre per il saldo.
Le novità Le tariffe di queste ultime due imposte restano immutate rispetto allo scorso anno, ma con una novità sulla Tasi, l'imposta sui servizi indivisibili, che copre le spese per pubblica sicurezza e vigilanza, illuminazione pubblica e manutenzione stradale, servizi cimiteriali e di manutenzione del verde pubblico.
Se lo scorso anno l'amministrazione comunale di Trieste aveva deliberato la riduzione della tassa per le prime case, ora, recependo quanto stabilito dal legislatore nazionale, ha cancellato la tassa sui servizi invisibili sulle abitazioni principali e relative pertinenze. Continueranno invece a pagarla le 3 mila abitazioni principali che a Trieste rientrano nella categorie A1-A8 e A9 e che comprendono appartamenti di lusso, ville e castelli.
Tasi Il pagamento della Tasi compete sia al proprietario dell’immobile sia al “detentore”, vale a dire il soggetto che utilizza materialmente l'edificio. Nel caso di immobili dati in uso a familiari o affittati, quando il detentore li utilizza come abitazioni principali, la Tasi è dovuta solo dal possessore.
I separati e i divorziati la cui casa coniugale è stata assegnata all'ex da una sentenza di separazione o per annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio non dovranno invece pagare la Tasi.
Imu Gli F24 relativi all'Imu, 32.299 in totale, arriveranno invece a chi possiede seconde case o più di una pertinenza sulla prima casa. Ad esempio: nel caso di una prima abitazione con due box auto di pertinenza, il primo è esente, sul secondo si deve pagare l'Imu. «Stiamo attivando un'area on-line per rendere possibile al contribuente una visualizzazione via web della sua posizione Imu», anticipa Giulio Curiel, direttore di Esatto spa.
Tari Se per le imposte sugli immobili le aliquote, come detto, restano invariate, sono state apportate delle variazioni sulle tariffe relative alla Tari, la tassa sui rifiuti. Per gli utenti residenziali - 90mila nel territorio comunale di Trieste - è prevista una riduzione media del 2,2%, le categorie con utenze non domestiche - complessivamente 20mila - andranno incontro invece ad un aumento che oscilla tra il 2,4 e il 3,2%.
I primi F24 relativi alla Tari verranno recapitati nei prossimi giorni. Le scadenze per i pagamenti sono state fissate al 30 giugno, 31 luglio e 31 ottobre. «Il legislatore nel 2013 a livello nazionale, - spiega Curiel - ha dato due imput. Il primo è che il costo della raccolta dei rifiuti deve essere completamente coperto dalla tassa sui rifiuti».
«Ovvero tanto il Comune spende per raccogliere, tanto deve incassare dai cittadini. Il secondo è che si paga in base a quanto si sporca e non più solo in base ai metri quadrati, - continua - così più persone ci sono in una famiglia, più la tassa sui rifiuti cresce. Un cambiamento di conteggio al quale molti cittadini non si sono ancora abituati e che li spinge spesso a venire a chiedere chiarimenti».
Le variazioni Basta fare un paio di esempi per comprendere il sistema e verificare la riduzione sulle tariffe per le utenze domestiche decisa quest'anno dall'amministrazione comunale. Marito e moglie, due inquilini, che abitano in 100 metri quadrati e che lo scorso anno hanno pagato 253 euro di Tari, quest'anno affronteranno una spesa di 247 euro, 6 euro in meno pari al 2,37%.
Una famiglia di tre persone che vive in 100 metri quadrati e che nel 2015 aveva pagato 460 euro per la tassa sui rifiuti, con le nuove quote, fissa e variabile, ne pagherà 450 euro: il 2,17 % in meno. Quattro persone che abitano in un mini appartamento di 35 metri quadrati (dalle banche dati di Esatto si possono riscontrare parecchi casi con anche 5 o 6 persone che convivono in minialloggi di poco più di 30 mq), andranno a pagare di Tari 231 euro, 4 euro in meno rispetto al 2015.
Ne consegue che la tassa sui rifiuti diviene più cara, per un nucleo familiare, mano a mano che sale il numero dei suoi componenti. La grandezza della famiglia, insomma, incide decisamente più di quella della casa.
Calcoli e pagamenti Chi vuole scoprire quando dovrà pagare di Tari prima dell’arrivo dei bollettini di Esatto, può calcolare l’importo dovuto moltiplicando la quota fissa per i metri quadrati dell'immobile, aggiungendo poi la quota variabile e il 5% di addizionale provinciale.
«Si paga a numero di giorni effettivi, - specifica Curiel - e può essere preso in considerazione anche l'uso discontinuo dell'abitazione se, ad esempio, l’utente mette in evidenza che una casa viene utilizzata solo per certi periodi dell'anno. Per un immobile non abitato - concluce il direttore di Esatto - non si paga la Tari solo se le utenze di acqua, luce e gas sono chiuse».
La cifra indicata nell'F24 va pagata in banca, in Posta o via internet. In caso di smarrimento del modello, si può usare un documento analogo reperibile agli sportelli presso cui si effettua il pagamento.
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