Trieste, lo sloveno non è più un “tabù”: boom di iscrizioni

TRIESTE. Negli ultimi vent'anni sono sensibilmente aumentate da parte delle famiglie triestine le richieste di iscrizione dei propri figli a scuole con lingua d'insegnamento slovena. E anche tra gli italiani adulti cresce il desiderio di imparare lo sloveno: le persone che decidono di iscriversi a un corso di lingua slovena a Trieste e dintorni sono in costante aumento e i tempi in cui si considerava normale, o addirittura ci si vantava del fatto di non conoscere una lingua parlata quotidianamente dietro il portone di casa, a Servola, Roiano o San Giovanni, sembrano ormai lontani. Quello che però ancora in tanti ignorano è che dal 2009 lo studio dello sloveno è entrato nei programmi curriculari delle scuole statali italiane come possibile seconda lingua comunitaria per la scuola secondaria di primo grado.
All’iniziale sperimentazione avviata sei anni fa dalla scuola Rismondo, con un contestuale percorso di ricerca che è culminato nella recente produzione del primo libro di testo dedicato, si è aggiunta dall’anno scorso anche la scuola Nazario Sauro di Muggia ed ora l’interesse a riguardo si sta estendendo anche agli istituti del secondo ciclo. L’Istituto comprensivo Iqbal Masih è da anni impegnato su questo fronte, unito all’I.C. Vladimir Bartol, con lingua d'insegnamento slovena, in una rete che ora comprende anche l’I.C. Tiziana Weiss. Proprio questa rete territoriale, frutto di pazienti tessiture con le scuole di lingua slovena presenti nell'area giuliana, promuove oggi un convegno, “Lo sloveno per i ragazzi di Trieste”, per far conoscere questa possibilità a tutte le famiglie interessate e per creare una tribuna aperta di confronto sull’argomento.
Il convegno, in programma alle 17 all’auditorium dell’istituto Iqbal Masih di via Forlanini, sarà suddiviso in tre sezioni, precedute dai saluti degli assessori Adele Pino e Antonella Grim e del consigliere regionale Franco Codega. Nella prima tranche, intitolata “Esperienze”, s'illustreranno le attività d'insegnamento curricolare dello sloveno all'interno delle scuole Rismondo e Nazario Sauro, dando conto inoltre delle numerose iniziative d'avvicinamento a questa lingua portate avanti nelle altre scuole della provincia.
La seconda parte del convegno, intitolata “Riflessioni”, intende invece fare il punto sugli aspetti politico-sociali connessi all'insegnamento dello sloveno nelle scuole italiane. Proprio in quest'ambito sarà presentata una ricerca, nata dalla collaborazione tra lo Slori e la Fondazione Libero e Zora Polojaz, dedicata all'esperienza della scuola Rismondo, il primo istituto in cui lo sloveno è entrato a far parte del curricolo scolastico.
Da questa ricerca, che ha coinvolto 61 alunni e 23 genitori, emergono alcuni dati significativi, che danno conto di un profondo cambiamento di mentalità. In un mondo sempre più globalizzato e multiculturale, infatti, si considera assolutamente naturale, per la vicinanza territoriale di Trieste alla Slovenia, e stimolante far studiare lo sloveno ai propri figli. E il livello di soddisfazione di studenti e genitori nei confronti di quest'iniziativa è piuttosto elevato, perché si tratta di una lingua che si può utilizzare direttamente sul territorio. Certo, dice una delle autrici della ricerca, Norina Bogatec, sarebbe bene partire con attività dedicate fin dalla scuola primaria e la formazione non dovrebbe interrompersi finita la scuola media, ma proseguire anche alle superiori.
Si parlerà anche di questo nell'ultima tranche del convegno, intitolata “Prospettive”: la preside del liceo Dante, Oliva Quasimodo, illustrerà l'iniziativa in partenza l'anno prossimo nelle sezioni linguistiche del Dante, che consentirà di proseguire o iniziare lo studio della lingua slovena come attività facoltativa organizzata dalla scuola. Si analizzerà inoltre il tema della formazione per i futuri docenti di lingua slovena, dando conto anche della recente istituzione da parte del Miur di una classe di concorso apposita per l'insegnamento dello sloveno nelle scuole medie e superiori italiane.
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