Frane ed esondazioni in Friuli e nel Goriziano: oltre 200 vigili del fuoco al lavoro

Continuano le operazioni per la messa in sicurezza delle zone colpite e il pompaggio dell’acqua dalle zone allagate. Terminata l’evacuazione dei residenti bloccati a Versa. Fedriga: “Già stanziato un milione, non lasceremo sole queste comunità”

I soccorritori a Versa
I soccorritori a Versa

Dopo la terribile ondata di maltempo che lunedì 17 novembre ha devastato il Goriziano e il Friuli, causando anche la morte di Quirin Kuhnert, 32 anni, e Guerrina Skocaj, 83 anni, nella frana di Brazzano, a Cormons, prosegue il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’area interessata dalla frana che ha causato il crollo di tre abitazioni.

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Nei riquadri Quirin Kuhnert, 32 anni, e Guerrina Skocaj, 83 anni, morti nella frana di Brazzano

Nella frazione di Versa, a Romans d’Isonzo, tra le più colpite dalla devastazione a causa dell’esondazione del Torre, sono terminate stanotte le operazioni dei vigili del fuoco per l’evacuazione di persone bloccate dall’acqua nelle proprie abitazioni. Da stamattina, martedì 18 novembre, sono in corso operazioni di pompaggio di aree allagate.

In fase risolutiva anche gli interventi dei vigili del fuoco nelle zone di Udine, Palmanova, Trivignano e Manzano, colpite dal forte maltempo.

Nelle due province del Friuli Venezia Giulia al momento stanno operando oltre 200 vigili del fuoco, tra cui personale in rinforzo giunto dalla regione Lombardia, dal Veneto e dall’Emilia Romagna.

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La situazione a Versa

Le parole di Fedriga

"Esprimo il mio più profondo cordoglio e quello dell'intera comunità regionale per il ritrovamento del corpo senza vita di Guerrina Skocaj, la seconda vittima della frana che ha travolto le abitazioni a Brazzano di Cormons. La sua scomparsa, che va ad aggiungersi a quella del suo soccorritore anch'egli strappato alla vita nel tentativo di salvare la donna, rappresenta una ferita dolorosa per tutta la nostra comunità. Il pensiero va ai figli della seconda vittima, ai familiari e a tutte le persone che oggi stanno affrontando un grande dolore, aggravato dalla drammaticità e dall'improvvisa violenza degli eventi. Di fronte a una tragedia così profonda, desidero manifestare la più sincera e rispettosa vicinanza della Regione a chi soffre, nel silenzio e nello smarrimento di un lutto che colpisce l'intero Friuli Venezia Giulia".

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A sinistra in alto Guerrina Skocaj, in basso Quirin Kunhert. Nella foto grande i soccorsi

Sono le parole del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga a seguito del rinvenimento della seconda persona dispersa nell'Isontino.

"Ai Vigili del fuoco, Protezione civile regionale e volontari - spiega Fedriga - che stanno intervenendo senza sosta per mettere in sicurezza le aree interessate e per dare sostegno alle persone evacuate dalla zona del disastro, va il nostro più grande plauso".

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"Un sentito ringraziamento va anche alle squadre di Protezione civile giunte dal Vicino Veneto, che già ieri erano operative sul posto. Abbiamo già stanziato un milione di euro per i primi interventi urgenti e, grazie alla mobilitazione nazionale firmata dal ministro della Protezione civile Nello Musumeci, possiamo contare sul supporto delle altre Regioni. Il nostro sistema della Protezione civile, in costante coordinamento con tutte le autorità coinvolte, continua a garantire soccorso, evacuazioni mirate e assistenza alla popolazione, intervenendo anche per la salvaguardia delle attività produttive colpite".

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Versa di Romand sott'acqua

Fedriga ricorda poi l'impegno assunto ieri al termine del Comitato regionale per l'emergenza (Corem): "Posso assicurare che la Regione metterà in campo, anche nella prossima legge di bilancio, risorse utili a dare risposte concrete ai cittadini e alle imprese dei territori più duramente colpiti, in particolare nelle aree di Cormons e Romans d'Isonzo. Non lasceremo sole queste comunità".

Il meteo

Per quanto riguarda la situazione meteo – lunedì è stata prorogata l’allerta regionale, facendo passare da giallo ad arancione il rischio per l’area isontina, del Medio e Basso Friuli - intorno alle 19 di lunedì sera il fronte freddo è arrivato in Carnia portando piogge moderate sulla zona montana, inferiori a 10 mm, con quota neve che è scesa fino a 1000 metri sulle Alpi e a fondovalle nel Tarvisiano.

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Dalle 21 è stata interessata anche la pianura con una linea temporalesca che si è mossa dalla pianura pordenonese verso sud-est e alle 23 ha raggiunto Trieste.

Successivamente in pianura e in montagna le precipitazioni sono cessate, mentre hanno continuato a cadere diffusamente sulla costa e sul Carso attenuandosi a partire dalle 4.

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Complessivamente questa fase ha portato ad accumuli inferiori a 20 mm, tranne sul Carso e localmente sul Collio dove si sono raggiunti i 30-40 mm. Il passaggio del fronte è stato seguito dall'entrata di venti da nord/nord-ovest con raffiche di circa 60 km/h sulla pianura udinese e sull'Isontino e di 70 km/h sulla costa.

In pianura il vento è calato rapidamente in un paio di ore, mentre sulla costa dopo la mezzanotte ha iniziato a soffiare Bora sostenuta con raffiche fino a 90 km/h a Monfalcone e Trieste e fino a 70 km/h sulla costa occidentale tra Lignano e Grado.

Il tempo continuerà a migliorare e nelle prossime ore avremo ampie schiarite del cielo. Per il resto della giornata di oggi non sono attese precipitazioni. Sulla costa continuerà soffiare Bora sostenuta per tutta la mattina con raffiche tra 80 e 90 km/h a Trieste e nel pomeriggio calerà progressivamente di intensità con raffiche superiori a 50 km/h che persisteranno soltanto nella zona di Trieste. 

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Colloquio telefonico sull'emergenza maltempo in Fvg tra la premier Meloni e il governatore Fedriga

Giardini chiusi per Bora a Trieste

Proprio a causa del forte vento che si è alzato su Trieste, il Comune informa che, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, con forte bora e maltempo, nella giornata odierna i giardini resteranno chiusi. La riapertura avverrà non appena le condizioni meteo lo permetteranno.

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