Lo sguardo sull’ex confine di McCurry approda il 25 ottobre a Casa Morassi a Gorizia
Fissata la data dall’esposizione realizzata dal Craf per la Regione. In mostra anche fotografie di Majoli e Krese

C’è una data: è quella di sabato 25 ottobre. E c’è una sede: Casa Morassi, in Borgo Castello, che riaprirà quindi i propri spazi alla cittadinanza dopo l’intervento di riqualificazione. Ed ecco le prime informazioni riguardo a un’inaugurazione di assoluto rilievo: quella della mostra “Tre sguardi”, formata da opere dei fotografi Steve McCurry, Alex Majoli e Meta Krese che raccontano Gorizia e Nova Gorica attraverso reportage compiuti nei mesi scorsi. L’iniziativa rientra nel programma di Go!2025 e il suo titolo è stato condiviso dalle due città: non a caso, accanto al “divo” McCurry sono stati inseriti un artista italiano (ravennate, per la precisione) e una slovena, tutti impegnati ad indagare, si legge in una nota che accompagna l’evento, «le relazioni tra i popoli, la memoria storica e individuale, le identità culturali, le differenze e i legami, fino a delineare una visione possibile di futuro fondata su pace, dialogo e fratellanza».
Il percorso resterà visitabile fino al 18 gennaio dell’anno prossimo, con una possibilità di proroga di circa un mese. L’iniziativa è realizzata per la Regione dal Craf di Spilimbergo (Centro di ricerca e archiviazione della fotografia) e si avvale della collaborazione di Erpac.
«Il progetto parte alla fine del 2023 come una residenza di tre fotografi che, nel 2024, si sono impegnati in una serie di shooting – racconta il direttore del Craf, Alvise Rampini, che è anche il curatore della mostra assieme a Michele Smargiassi –. Quindi, saranno opere fortemente contestualizzate con il territorio».
Nel complesso, sarà possibile vedere novanta lavori, forse qualcuno in più, una trentina per artista. E, ovviamente, non mancherà un catalogo. Anzi, i cataloghi saranno tre, racchiusi in un unico cofanetto pubblicato dal Craf. Gli scatti di McCurry saranno a colori, quelli di Majoli ei di Meta Krese a colori e in bianco e nero.
«Il percorso permetterà di ammirare tre differenti visioni di un’area geografica particolarmente complessa che ormai, a differenza che in passato, desidera avere uno spirito di unità – dice ancora Rampini –. McCurry, infatti, non conosceva Gorizia e Nova Gorica, mentre Majoli sapeva poco delle due città; soltanto a Meta Krese erano molto familiari».
Al momento, non è dato sapere se gli artisti saranno presenti all’inaugurazione, ma difficilmente McCurry ci sarà. Lo si è comunque già potuto incontrare il 27 giugno del 2024, al termine della sua residenza in area transfrontaliera, e, in ogni caso, il fotografo tornerà a Gorizia per vedere “Tre sguardi”. «Mi ha parlato della sua agenda di appuntamenti – dice Rampini – e so che è davvero molto, molto fitta».
La residenza di Majoli, che è stato anche presidente di Magnum Photos e ha uno studio a New York e uno studio in Italia, è stata invece a singhiozzo. Per quanto riguarda Meta Krese vale un altro discorso: si può dire che giocasse in casa, dividendosi fra Slovenia e Italia. Anche per questi motivi, le visioni dei tre artisti riguardo al territorio sono assai diverse. “Tre sguardi” le documenta.—
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