Nidi ai privati a Trieste, i sindacati: «Nel settore educativo condizioni insostenibili: si stabilizzino i precari»
L’agitazione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sull’ipotesi esternalizzazione servizi: «Proposta offensiva per chi opera nel pubblico e disagio per le famiglie»

I telefonini dei sindacalisti continuano a vibrare. Il personale dei servizi educativi è preoccupato per la divisiva scelta del centrodestra di affidare in concessione a privati la gestione dell’asilo nido di Roiano, e sul piede di guerra per le parole rilasciate al Piccolo dal sindaco Roberto Dipiazza, convinto che una tale modalità di gestione in futuro possa essere applicata anche ad altre strutture per l’infanzia.
Il verde di giunta rivendicato da Fratelli d’Italia si applica solo ai nidi comunali già in funzione: non a quelli di nuova realizzazione, come i due asili all’ex Chiarle di San Giovanni.
«Le parole del sindaco ci inquietano: offensive nei confronti di colleghi e colleghe che lavorano nei nidi e nelle scuole d’infanzia, e che da sempre prestano attenzione alla qualità del piano formativo, oltre che degli uffici tecnici e amministrativi che garantiscono ambienti sicuri e accoglienti ai bambini», incalza il segretario territoriale di Cisl Fp Walter Giani.
Il sindacalista ricorda «la promessa elettorale di Dipiazza di non esternalizzare alcun servizio comunale, tanto meno le scuole: ora asserisce che i tempi sono cambiati, ma – annota Giani – il bilancio del Comune è rimasto florido come allora, quindi la parola data dovrebbe essere mantenuta».
La Cisl è in stato di agitazione da giorni, e non esclude la possibilità di proclamare lo sciopero. «Per mera logica di risparmio il personale supplente non viene mandato più quando l’assenza è programmata, il personale educativo è stremato da richieste continue di cambi turni, spostamenti di bambini in altre sezioni, straordinari obbligatori e sforamenti dei rapporti numerici», aggiunge la collega Francesca Turcino: rivolgendosi agli assessori competenti, Cisl Fp ricorda che «l’educatore deve poter lavorare in un ambiente sereno per poter dare un servizio di qualità».
«Fin dall’inizio abbiamo denunciato che sarebbe stato disservizio per la cittadinanza: se come richiesto l’asilo di Roiano fosse stato aperto da principio, anche con personale a tempo determinato in attesa di concorsi, ora saremmo al secondo anno scolastico con 66 posti attivi», rimarca Mafalda Ferletti di Cgil Fp: visto peraltro l’ultimo concorso per assumere nuovi vigili urbani, la sindacalista osserva che «si potrebbe pensare di fare lo stesso con gli educatori».
In merito alla soluzione proposta dalla giunta per l’ex Polstrada, si tratta di «una strada sbagliata: le strutture private – incalza Ferletti – hanno costi elevati per le famiglie, con ricadute negative per le donne che, in assenza di servizi pubblici, finiranno per dover scegliere se fare altri figli o rinunciare al proprio lavoro».
Contrarietà alla concessione a privati degli asili di Roiano o di San Giovanni arriva anche dall’Ugl, sindacato da sempre vicino al centrodestra, che con il segretario Ottorino Marchianò ribadisce come «decisioni come queste non possono essere prese senza un confronto aperto con chi da anni porta avanti queste strutture: inaccettabile svilirne il lavoro con soluzioni che sembrano ignorarne il valore». Ugl Fp chiede di «procedere con l’assunzione del personale vincitore del concorsone del 2019, attualmente in lista», e si appella alla maggioranza perché «compito della politica è fare scelte lungimiranti, e non – afferma Marchianò – delegare tutto alla parte tecnica: il Comune non è un’azienda privata che deve generare profitti, ma un ente pubblico che deve garantire servizi».
«Gli educatori del Comune fanno straordinari per sopperire alla carenza di personale e spesso si trovano ad avere molti più bimbi di quelli che sarebbero previsti, creando una situazione di forte stress lavorativo», denuncia Uil Fpl per bocca del segretario Maurizio Petronio: del tutto contro. «Al momento ci sono almeno una ventina educatori che potrebbero essere assunti a tempo indeterminato e far aprire l’asilo di Roiano completamente con personale pubblico». Per il sindacalista «sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la Corte dei Conti di un bene costato soldi pubblici ma fermo da oltre un anno, e che quest’amministrazione vuole dare ai privati». «Con gli avanzi di bilancio che vanta di avere, l’amministrazione – rilancia Petronio – dovrebbe investire nell’assunzione del personale supplente precario, onde garantire situazioni lavorative decorose».
Peraltro, Uil Fpl denuncia: «L’estate si avvicina e nulla è stato fatto per adeguare gli impianti di raffreddamento delle scuole: siamo preoccupati per i bimbi, per i quali temperature di oltre 30°C non sono certo condizioni sane». Per Petronio la mancata audizione in Commissione dei sindacati mostra la gravità della situazione e il disinteresse per i servizi educativi: «Noi – chiosa il segretario Uil Fpl – continueremo a spronare l’ente onde garantire situazioni di lavoro in linea con i contratti».—
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