Rissa sfiorata in Consiglio per il volantino su Red Land - Video

TRIESTE Tra risse sfiorate in Consiglio comunale e volantinaggi con sorpresa, il film sulle foibe “Red Land” si dimostra un tema incendiario nel clima politico triestino, già teso dopo la recente polemica sulla mozione regionale contro il Vademecum degli storici per il Giorno del ricordo. Il fatto scatenante, lo ricordiamo, è il volantinaggio fatto da un docente triestino (fuori da orario lavorativo) prima della proiezione di “Red Land” alle quarte e quinte di quasi tutte le superiori della città. Il volantino riproduce il ragionier Fantozzi e il suo celebre commento sulla “Corazzata Kotiomkin”: una vicenda che, come vedremo, è più complessa di quanto sembri di primo acchito.
La rissa sfiorata è invece quella fra l’assessore all’Istruzione Angela Brandi e la consigliera comunale del Partito democratico Laura Famulari. Il fatto è avvenuto in tarda serata durante il Consiglio di lunedì sera. Il confronto si è verificato durante la discussione di una mozione targata Forza Italia e firmata in primis dal capogruppo Alberto Polacco, volta a condannare il volantinaggio, definito «atto vile e meschino» e a rinnovare l’impegno del Comune a «sensibilizzare la cittadinanza» e respingere «negazionismo, riduzionismo o peggio ancora denigrazione».
La dem Famulari è intervenuta per contestare il contenuto del testo, ha spiegato: «Ho detto che disapprovo l’operato del docente, ma mi sembra incredibile che si porti ancora il Consiglio a trattare temi del genere, soprattutto dopo quanto avvenuto con la mozione regionale sul Vademecum degli storici. Alla fin fine esiste pur sempre la libertà di opinione, e non mi sembra il caso di mobilitare il Consiglio per ogni volantinaggio del genere». Il clamore dell’aula, però, ha tolto la parola a Famulari che la stava lasciando.
A quel punto è seguito un confronto verbale con Brandi, conclusosi con quello che secondo parte dei presenti è un breve contatto fisico prima che le contendenti venissero separate. Secondo Famulari Brandi le avrebbe afferrato le braccia. I gruppi consigliari del Pd, di Open Fvg e dei Cittadini affermano che Brandi ha «aggredito fisicamente» Famulari. Chiedono quindi le dimissioni dell’assessore. Il M5s scrive che le due sono «venute alle mani» e rifiuta di prestarsi a «strumentalizzazioni»: «Siamo usciti dall’aula. Non accettiamo di partecipare a dibattiti che su questi temi delicati la trasformano in uno stadio».
Brandi spiega che «se un contatto fisico c’è stato, non si sa da parte di chi» e aggiunge: «Famulari ora si concentra su questo confronto soltanto perché politicamente non ha nulla da dire. Ha minimizzato un gesto gravissimo, ora si concentra su questo perché non ha più argomenti. Lei dice che non si può perder tempo, ma è una posizione indifendibile: è una questione politica molto seria».
Torniamo infine al volantinaggio. I fogli distribuiti dal docente erano infatti un cavallo di Troia cartaceo: oltre all’immagine e al testo della battuta fantozziana, sul volantino comparivano infatti dei codici a barre collegati a un sito internet. Il sito in questione è il blog “Giap” del collettivo di scrittori Wu Ming, frequentatori letterari e non del litorale. Nella fattispecie il link si riferisce a una lunga analisi compiuta dal collettivo “Nicoletta Bourbaki” sul film e sul contesto storico-politico che ha portato alla sua realizzazione.
Il testo, in tre parti, si intitola “Gli incontrollati fantasy su Norma Cossetto” si concentra non solo sul film, ma sulla produzione di libri e fumetti che nel tempo è stata ispirata dalla terribile vicenda della giovane istriana assassinata nel 1943.
La scelta dello slogan fantozziano è a sua volta un’allusione ad altre riflessioni comparse su “Giap”, riguardanti lo stravolgimento avvenuto nel corso dei decenni del significato della scena della “Corazzata Kotiomkin” (questo il titolo dato da Villaggio alla “sua” versione del capolavoro eisensteiniano). Non risulta comunque che ci siano legami diretti fra il volantinaggio, frutto di iniziativa individuale, e i collettivi Wu Ming e Bourbaki.
In ogni caso la destra triestina etichetta la critica al film come «volontà di offendere la memoria degli infoibati, con particolare riguardo a Norma Cossetto», come si legge nella mozione forzista. Fabio Scoccimarro, assessore regionale di Fratelli d’Italia, tira in ballo Roma: «Ho chiesto ai due capigruppo di FdI al Senato e alla Camera di fare un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione al riguardo». Così, infine, il presidente del Fvg Massimiliano Fedriga su Facebook: «Quando ho parlato di riduzionismo sui drammi del confine orientale mi riferivo proprio a questo. Una consigliera del Pd, invece di condannare senza appello chi distribuisce volantini contro il film Red Land, dice che è semplicemente una critica al film...». —
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